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Sanità, risoluzione Lega al Governo per costi standard con responsabilità locale

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 2 Agosto 2013 alle 15:16 | 0 commenti

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Lega Nord U.S. Gruppo Consiliare Veneto - Applicare subito, senza rinvii, i costi standard in Sanità e tararli sul Veneto, Regione virtuosa che in 10 anni ha “regalato” al Sud ben 9.3 miliardi di euro a fondo perduto per mantenere sprechi e inefficienza. Il capogruppo leghista Federico Caner e il vicecapogruppo Paolo Tosato lanciano questa proposta attraverso una Risoluzione che dovrà essere votata quanto prima dall’Aula.

E condivisa “da tutti i colleghi, nessuno escluso, proprio per conferirle la forza politica necessaria a sbloccare una situazione riconosciuta come assurda non solo dalla Lega ma da tutti i veneti, anche da quelli che hanno votato Pd o Pdl o Centro o Sinistra. Il fatto che il Veneto sia tra le Regioni che finanziano l’inefficienza del Sud – spiegano i due leghisti – è confermato dai dati ministeriali, ed è una palese ingiustizia che la nostra politica virtuosa deve fermare. Qui non è questione di ideologia, ma di farci tutti portavoce a Roma di un disagio che non può più essere accettato né sopportato”.

Questo, dicono i leghisti, alla luce della discussione nell’ultimo Consiglio regionale sulla legge che autorizza la Giunta al pagamento dei fornitori, salvo però un indebitamento di 1,4 miliardi con lo Stato e a fronte di 1,3 miliardi bloccati dal Patto di stabilità. “Sarebbe – dichiarano Caner e Tosato – come se noi volessimo comprarci una casa da 500.000 euro e disponessimo della liquidità necessaria, ma non potessimo usarla non perché siamo cattivi pagatori o perché ci hanno bloccato il conto corrente, bensì perché qualcuno dall’alto ha deciso che non possiamo spendere i nostri soldi. Alla Sanità veneta succede esattamente questo: ci indebitiamo per pagare i fornitori pur avendo sufficiente liquidità bloccata da Roma. L’illogicità di questo è a tutti chiara, non serve essere leghisti o pidiellini o di centrosinistra per capirlo. Perciò depositiamo questa Risoluzione che se approvata da tutti i consiglieri sarà inviata al Governo e per sollecitarlo ad applicare quanto prima i costi standard in Sanità come previsto dal Federalismo”.

Caner e Tosato citano i dati: “Come si evince dal Dlgs 56/2000, in 10 anni sei Regioni (di cui 5 del Nord) hanno inviato a Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Umbria, Liguria e Marche ben 74 miliardi di euro, frutto della compartecipazione IVA che confluisce in un fondo perequativo che finanzia la Sanità. Il flusso in ‘discesa’ dal Veneto è di ben 9,3 miliardi, soldi nostri che potrebbero incentivare i servizi per i nostri cittadini, e non gli sprechi altrui”.

“Per razionalizzare questi sperperi – aggiungono Arianna Lazzarini e Cristiano Corazzari, segretario e componente della Commissione consiliare Sanità – il Governo Berlusconi aveva individuato modalità e criteri di efficienza. Apprendiamo che a settembre si stabiliranno le 3 Regioni su cui tarare i costi e i fabbisogni standard in Sanità: noi ci auguriamo, contrariamente a quanto sembra, che Veneto e Lombardia rientrino tra quelle scelte dal Governo, allontanando il sospetto che la determinazione dei nuovi criteri di riparto delle risorse sia tarata per tutelare chi ha sempre sprecato. Ciò che noi chiediamo, invece, è che l’immediata applicazione dei costi standard porti ad una maggior responsabilizzazione delle Regioni nella gestione della spesa e della qualità dei servizi”.

“Vorremmo quindi - concludono Caner e Tosato – che tutti i colleghi consiglieri condividessero lo spirito trasversale di questa Risoluzione, che chiede al Governo e al Parlamento di perseguire in tempi brevi l’applicazione dei costi e dei fabbisogni standard sanitari, per consentire l’abbandono del tradizionale meccanismo di finanziamento del SSN basato sul riparto tra le Regioni e attribuire così a ciascuna la titolarità delle entrate, fermo restando il fondo perequativo previsto dall’art. 119 della Costituzione”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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