Sanità, Fracasso del Pd: "bilanci Ulss venete testimoniano che proposta di 9 aziende non sta in piedi"
Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 17:00 | 0 commenti
Il consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso commenta i dati dei bilanci semestrali delle Ulss del Veneto anche in riferimento al piano di riorganizzazione delle aziende sanitarie in discussione in Consiglio regionale
Conti alla mano, i numeri dimostrano in maniera chiara quello che da tempo sosteniamo: la proposta delle 9 Ulss per il Veneto inserita nella riforma della sanità del presidente Zaia non ha nessun criterio di efficienza. Se il deficit complessivo dei primi 6 mesi è di 563 milioni di euro, è interessante andare a guardare i dettagli territoriali per vedere come sarebbe la situazione oggi con la riforma così come prevista.
Nello specifico: l’Ulss scaligera (88 milioni di euro), quella euganea (77 milioni) e quella veneziana (117 milioni) portano assieme 282 milioni di deficit. Da sole, quindi, le tre nuove Ulss proposte dalla maggioranza fanno metà del deficit sanitario veneto. Una somma a cui si aggiungono poi altri 105 milioni di deficit che arrivano dalle aziende ospedaliere di Verona e Padova.
Andrebbe quindi spiegato, non solo a noi consiglieri ma soprattutto ai veneti, quale sarebbe il criterio di efficienza alla base di questa riorganizzazione. Inutile girarci attorno: la divisione in 9 Ulss non funziona. Serve seguire il modello dei bacini ottimali da 400/500.000 abitanti: dimensione che assicura risultati di bilancio migliori e una risposta omogenea e adeguata alle esigenze dei territori.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.