Sanità, è veneto il record europeo per la digitalizzazione
Sabato 11 Gennaio 2014 alle 13:50 | 0 commenti
Regione Veneto - La digitalizzazione della sanità è uno dei parametri più prestigiosi e qualificanti del settore in Italia e nel mondo. In questo quadro le aziende venete si collocano ad una media di 2,86 che risulta superiore a quella media delle strutture italiane (392 quelle esaminate) pari a 1,61 ma anche superiore a quella delle strutture sanitarie europee (1.144 quelle esaminate) che si collocano al 1,95.
“Questa straordinario dato – sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – dimostra che siamo già nel futuro e che la sanità veneta non ha niente da invidiare né a quella del resto d’Italia, ma nemmeno a quella Europea, il che potrà essere una sorpresa per qualcuno, ma non per noi ed i nostri operatori e tecnici sanitari che ci lavoriamo giorno per giorno. Non è lontano – aggiunge Zaia – il momento in cui nessuna carta dovrà più girare in ospedale e negli uffici, con un salto di qualità nell’efficienza, nel contenimento della spesa, nel miglioramento dei servizi ai cittadiniâ€.
“E’ un record del quale andiamo orgogliosi – aggiunge l’assessore alla sanità Luca Coletto - perché su informatizzazione e digitalizzazione abbiamo puntato sin dal nostro insediamento, quando trovammo una situazione non certo rosea. A solo 3 anni di distanza, grazie anche al lavoro dei bravi e giovani tecnici di Arsenà l.it siamo primi in Europa. Ora avanti tutta, perché il traguardo finale è vicino. Anche questo record – conclude Coletto – la dice lunga su quanto sia stato giusto scegliere il Veneto fra le tre Regioni Benchmark per i costi standardâ€.
Il livello di digitalizzazione dei servizi della sanità veneta è stato recentemente (settembre 2013) oggetto di valutazione nell’ambito del progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale che la Regione Veneto dal 2012 sta realizzando attraverso il coordinamento di Arsenà l.IT, consorzio volontario delle 23 aziende ULSS e ospedaliere venete. I dati raccolti sul livello dei servizi e delle infrastrutture sono stati analizzati con il supporto di HIMSS Analytics Europe, organizzazione internazionale specializzata nell’assessment delle strutture sanitarie. L’analisi è stata condotta seguendo il metodo EMRAM (Electronical Medical Record Adoption Model), sistema di valutazione internazionale che misura il grado di digitalizzazione in sanità attraverso un preciso dataset e permette, in base ad una classificazione definita da HIMSS, di posizionare una struttura ad un livello ben definito in una scala che va da 0 a 7.
Nello specifico dei servizi online, si rileva che i risultati di maggiore impatto sono stati raggiunti dall’iniziativa coordinata da Arsenà l.IT che omologa i servizi su base regionale. Si tratta di Veneto ESCAPE, progetto di scarico dei referti online che ha permesso di raggiungere a fine 2012 il 60% dei circa 10 milioni di referti per esterni prodotti annualmente scaricati via web con punte che superano il 90% in alcune aziende. Inoltre il 94% dei referti prodotti in Veneto oggi viene firmato digitalmente.
Il resto dei servizi online ai cittadini è stato avviato autonomamente dalle singole aziende. La prenotazione online è attiva in 12 aziende e in 8 è in via di attivazione. Sul totale delle prenotazioni quelle online rappresentano l’1,3% (pari a 4.744 prenotazioni) mentre il pagamento online, servizio attivato in 6 aziende e in attivazione in 15, rappresenta lo 0,9% dei pagamenti (pari a 2.025 operazioni). Il dossier aziendale (attraverso il quale il paziente può accedere ai suoi documenti clinici) è attivo in 3 aziende e in via di attivazione in 11, sono stati attivati 15.030 account con 3.256 accessi mensili da parte degli utenti.
Nel 70% dei reparti di degenza ospedaliera della Regione del Veneto è in uso la cartella di ricovero informatizzata.Â
Altri elementi che completano il quadro sono la percentuale di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta collegati in rete per la prescrizione elettronica pari al 94% del totale (progetto DOGE).Â
Per quanto riguarda i sistemi di telemedicina, ogni anno in Veneto si effettuano circa 3.200 teleconsulti neurochirurgici, garantendo un responso nel 49% delle richieste entro la prima mezz’ora dall’accesso al pronto soccorso evitando nell’84% dei casi il trasferimento del paziente da un ospedale all’altro (progetto HEALTH OPTIMUM). Inoltre 3.332 pazienti affetti da patologie croniche (broncopneumopatia cronico ostruttiva, diabete e patologie cardiovascolari) sono seguiti da telemonitoraggio, servizio attivato grazie al progetto RENEWING HEALTH.Â
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