Sanità, Coletto: dossier di Repubblica preciso, Veneto avanti su molti punti
Mercoledi 23 Novembre 2011 alle 19:56 | 0 commenti
Luca Coletto, Regione Veneto - "Il dossier sanità pubblicato oggi da Repubblica fotografa con impietosa precisione la realtà italiana e conferma che in questo Paese il settore sanitario può dare un consistente contributo al risanamento economico semplicemente riducendo le spese improprie ed inutili. Alla perfetta disamina dell'oggi mi permetto di segnalare qualcosa per il domani: definire al più presto criteri standard e costi standard, andando così ad incidere sugli sprechi con parametri ponderati ed uguali per tutti". Lo sottolinea l'assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto.
"Il tempo delle vacche grasse, lo sappiamo tutti - aggiunge Coletto - è finito, e con esso devono finire anche certe gestioni allegre di un bene prezioso come la sanità pubblica. Lo si può fare dando ad ogni prestazione e ad ogni spesa la giusta valorizzazione. Se si saprà eliminare l'assurdità di una stessa prestazione che può costare il doppio o la metà a seconda della Regione dove viene erogata, buona parte dei 15 miliardi che cita Repubblica potrebbero essere risparmiati".
"Nel merito del ‘decalogo' pubblicato - prosegue Coletto - devo dire che si capisce come una Regione come il Veneto possa avere i conti in equilibrio. Il nostro tasso di posti letto è già oggi sotto il 4 per mille; da tempo è bloccato il turnover per il personale amministrativo e siamo al penultimo posto in Italia per personale complessivo impiegato; il nuovo piano sociosanitario prevede una riorganizzazione della rete ospedaliera fondata su una dorsale di soli 7 ospedali principali con tutte le eccellenze più le due Aziende Universitarie di Padova e Verona, supportata da una rete intermedia di strutture per un bacino d'utenza di 200.000 abitanti; stiamo contraendo la spesa farmaceutica proprio puntando sulle prescrizioni e sui farmaci generici; in ogni Ullss uno degli obiettivi è proprio quello di ottimizzare l'utilizzo dei macchinari ampliandone l'impiego; con tutte le categorie dei medici è in atto una continua collaborazione che punta ad incentivare l'appropriatezza; la nostra quota di esenti ticket è assolutamente realistica, a differenza che altrove".
"Assolutamente reali sono le difficoltà legate alle ristrettezze del riparto nazionale - conclude Coletto - ma lavorando con criteri rigorosi che vadano ad incidere su tutte le spese superflue senza intaccare qualità e quantità delle prestazioni erogate ce la si può fare".
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