Sanità, Ciambetti: speranza concreta per anticipare spese e debiti
Venerdi 19 Aprile 2013 alle 18:28 | 0 commenti
Regione Veneto - "Stiamo valutando insieme al collega Luca Coletto, con molta cautela ma anche con fondate speranze, le possibilità aperte nel settore della sanità per il Veneto dal Decreto legge 35, quello del pagamento dei debiti delle Pubbliche amministrazioni". L'assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, ha spiegato che "sembra esistano margini positivi per la nostra Regione che potrebbe, ma il condizionale e la prudenza sono obbligatorie, accedere agli anticipi con i quali pagare spese e debiti nel settore della sanità ".
"Stiamo lavorando alacremente con il collega Coletto - prosegue l'assessore - e i nostri uffici vanno approfondendo ogni singolo aspetto: non vogliamo ingenerare false aspettative nelle aziende che attendono come ossigeno vitale questi pagamenti, ma non vogliamo nemmeno trovarci domani davanti a inaspettate sorprese negative: occorre prudenza, molta prudenza anche perché la logica del Decreto impone rigidi criteri di sostenibilità del piano di ammortamento degli anticipi".Â
Il decreto legge sul pagamento dei debiti delle Pubbliche amministrazioni dispone una dotazione totale di 14 miliardi per la sanità , di cui 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per l'anno successivo che serviranno come anticipo di liquidità assicurato alle Regioni che devono presentare richiesta al ministero in tal senso.Â
"Il riparto dei fondi per quest'anno - spiega l'assessore - avverrà attraverso un decreto del Mef entro metà maggio mentre i fondi del 2014 saranno ripartiti sempre con decreto del Mef entro la fine di novembre. Per disporre dei fondi le Regioni dovranno però, e qui sta il passaggio delicato, adottare tutte le misure che assicurino la copertura annuale del rimborso dell'anticipazione di liquidità oltre che presentare un piano di pagamento dei debiti certi ed esigibili cumulati alla data del 31 dicembre 2012. In altre parole, il ministero assicura gli anticipi solo se dimostreremo, dati alla mano, che siamo in grado di restituire le somme da noi richieste e oggi anticipate; in secondo luogo, dobbiamo per così dire certificare i debiti. Credo che noi si possa, in virtù di un buon stato di salute dei nostri conti, assolvere gli impegni e dare le debite garanzie richieste: non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, per cui al momento stiamo valutando sia l'eventuale ammontare della richiesta di anticipazione, sia, di conseguenza, quali potrebbero essere gli impatti futuri nella nostra contabilità di questa operazione".Â
"Il tasso di interesse a carico della Regione - precisa Ciambetti - è pari al rendimento di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione, per cui è ragionevole fare delle proiezioni e verificare l'effettiva sostenibilità dell'operazione, che non deve pregiudicare gli equilibri futuri e poter così assolvere a quelle garanzie di copertura imposte dalla norma. Come dicevo, noi ci troviamo in una buona posizione rispetto ad altre Regioni, per cui una volta tanto potremmo dire che a essere stati virtuosi non ci abbiamo rimesso. Ma occorre comunque prudenza: bisogna valutare riga per riga, comma per comma, lettera per lettera, attendere poi il 15 maggio e la ripartizione dei fondi prima di poter salutare una operazione che, per altri aspetti, è attesa e auspicata da tante imprese".
In conclusione l'assessore Ciambetti sottolinea che "il testo dovrà comunque essere modificato accogliendo le richieste formulate dalla Conferenza delle Regioni, al fine di risolvere i problemi di carattere legislativo che il provvedimento ancora presenta".
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