Sanità, addio alla ricetta rossa. Coletto: primo giorno ok, tanto tuonò che non piovve
Martedi 2 Settembre 2014 alle 14:35 | 0 commenti
Regione Veneto - "Tanto tuonò che non piovve; e non è una polemica, ma un motivo di soddisfazione per il buon esito complessivo del primo giorno di un'innovazione epocale, come la scomparsa della ricetta rossa per le prescrizioni farmaceutiche e l'informatizzazione del procedimento. Abbiamo buoni riscontri pressoché da tutto il territorio e, dove sono emersi o emergeranno problemi ci attiveremo per risolverli. I risparmi di innovazione e riorganizzazione sostituiscono l'irpef che non abbiamo mai messo".
Con queste parole l'Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto commenta i ritorni del primo giorno (lunedì 1 settembre) nel quale in tutto il territorio si è passati alla cosiddetta "ricetta rossa dematerializzata", ottenuta grazie ad un innovativo sistema informatico, elaborato dal Consorzio Arsenà l.it per l'informatizzazione della sanità veneta, che mette in collegamento medici di medicina generale e farmacie.
"Tutte le innovazioni - dice Coletto - implicano dei cambiamenti nei modelli organizzativi e nelle modalità di lavoro dei protagonisti, per cui sono grato ai medici di base e ai farmacisti per il notevole sforzo che hanno fatto e stanno facendo. Sono grato anche a chi ci segnalerà intoppi o malfunzionamenti, sui quali siamo assolutamente pronti a intervenire se solo possibile. Qualche timore e lamentela dei giorni scorsi - aggiunge - hanno avuto un po' il sapore della resistenza preconcetta al cambiamento; anche questi atteggiamenti erano messi in preventivo, ma sono delle eccezioni. La regola è che tutti hanno contribuito a questa innovazione e che l'avvio è stato positivo".
"Innovazioni come questa - fa notare Coletto - di fatto abbattono burocrazia e relativi costi. Nel caso della ricetta rossa 3.244.901 euro l'anno rimarranno nelle tasche dei Veneti o potranno essere usati per le cure e in prospettiva il cittadino non dovrà più recarsi nemmeno fisicamente dal medico, se non per una visita, perché le prescrizioni ripetute potranno viaggiare via mail, e alla fine al cittadino basterà presentarsi in farmacia con la tessera personale. Innovazione e riorganizzazione sono di fatto il nostro sistema di autofinanziamento che va a sostituire quella tassa odiosa che è l'addizionale Irpef sulla sanità , che il Veneto non ha mai messo - commenta con una punta d'orgoglio Coletto. Siamo l'unica Regione d'Italia a non averla imposta ai propri cittadini e ci stiamo riuscendo da 4 anni proprio grazie al lavoro quotidiano su innovazione e riorganizzazione!".
"Non dimentichiamo poi - prosegue l'Assessore - che il sistema informatizzato consente di abbattere tendenzialmente a zero il rischio di errore o equivoco nella lettura della ricetta da parte del farmacista, e questo a tutto vantaggio del paziente sia in termini di sicurezza che di minori disagi in caso di errore".
L'entrata in vigore delle nuove modalità operative è stata preceduta da una campagna di informazione e incontri che ha coinvolto i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i farmacisti. Da gennaio 2014 sono stati incontrati 4.040 operatori (2.492 medici, 438 pediatri e 1.100 farmacisti).
Per ciascun medico, la Giunta regionale ha anche stanziato, con la delibera 1753/2013, un rimborso spese di 565 euro l'anno, relativo ai costi per la cancelleria e le stampanti.
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