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San Lazzaro, inaugurata la seconda delle sei "Casette dell'acqua" a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Agosto 2014 alle 16:14 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - L'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza ha inaugurato questa mattina nel quartiere di San Lazzaro, in via Albinoni, la seconda Casa dell'acqua installata in città insieme a Lorenzo Lavia, titolare di Bbtec snc, l'azienda fornitrice. Si tratta di un'iniziativa che offre ai cittadini acqua di qualità controllata ed eccellente, proveniente dall'acquedotto comunale ma disponibile anche frizzante, a costo zero per le casse comunali e a un prezzo irrisorio per gli utenti rispetto alle bottiglie in commercio.

Senza contare il vantaggio per l'ambiente in termini di riciclo delle bottiglie che ci si porta da casa e di abbattimento del traffico necessario a spostare da una parte all'altra dell'Italia le confezioni in vendita.
“Inauguriamo oggi la seconda casetta dell'acqua installata in città, dopo quella di San Pio X, cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane la cui collocazione è stata individuata dopo avere effettuato una oculata mappatura dei quartieri – ha spiegato l'assessore alla progettazione e alla sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza -. Le case dell'acqua, infatti, serviranno le aree più popolate e saranno situate accanto a zone accessibili e con parcheggio. E' un modo questo per promuovere l'uso dell'acqua pubblica, estratta dall'acquedotto, che a Vicenza è particolarmente buona, e che erogata dalle case dell'acqua è ancora più buona perchè ulteriormente filtrata, ottenendo quindi un prodotto eccellente. Il cittadino, versando quindi una cifra molto contenuta, potrà scegliere di portare a casa acqua naturale o frizzante: avrà quindi un buon prodotto ad un prezzo inferiore rispetto a quanto si paga i negozio. Inoltre queste strutture daranno un beneficio all'intera comunità poiché verrà prodotta meno Co2, per la riduzione del trasporto delle bottiglie convenzionali e si risparmierà sul consumo delle bottiglie di plastica”.
La casetta di San Pio X, attivata ai primi di marzo 2013, ha registrato un consumo, ai primi di agosto, di 345.882 litri, di cui 215.525 di acqua frizzante con un risparmio stimato di circa 230 mila bottiglie in plastica da 1,5 litri per circa 8.070 chilogrammi di plastica.
“L'acqua che il cittadino può prelevare alla casa dell'acqua è estratta dall'acquedotto, microfiltrata, declorata e sterilizzata – ha spiegato Lorenzo Lavia, titolare di  Bbtec snc, l'azienda fornitrice -. Non contiene sostanze conservanti e pertanto deve essere consumata entro 3, 4 giorni. E' sufficiente inserire le monete o la tesserina, che per questa casetta sarà in distribuzione prossimamente nei punti vendita da individuare che venderanno anche le bottiglie di plastica e la borsa per contenerne sei. La bottiglia, che potrà essere una qualsiasi bottiglia di plastica, dovrà essere appoggiata nella griglia come indicato; l'erogatore, installato in modo protetto e sicuro dal punto di vista igienico, verrà sempre disinfettato dopo ogni distribuzione. Ogni casetta è presidiata da apposite telecamere.
La casetta attivata quest'oggi segue quella già in funzione dall'anno scorso a San Pio X, tra via Giorgione e via Giuriato, e ne precede altre quattro installate nelle zone più densamente popolate della città: Villaggio del Sole, San Bortolo, Mercato Nuovo e Santa Croce Bigolina.
Si tratta di strutture ecocompatibili e totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico.
Portando le bottiglie da casa, l'acqua può essere prelevata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 ad un prezzo bassissimo rispetto a quelli del mercato delle acque minerali: 2 centesimi di euro per mezzo litro d'acqua naturale e 3 per la frizzante; 3 centesimi per un litro di naturale e 6 se frizzante; 4 centesimi per 1,5 litri di naturale e 9 centesimi se frizzante.
L'acqua si paga con monete da 5 centesimi fino a 2 euro, tagli accettati anche per ricaricare direttamente alla Casa dell'acqua la tessera disponibile negli esercizi convenzionati (indicati nel distributore).
Una volta posizionata la bottiglia nell'erogatore prescelto (naturale o frizzante), basta premere il pulsante della quantità desiderata e l'erogazione si fermerà da sola al raggiungimento della quantità selezionata.
L'azienda individuata con gara per l'installazione dei sei erogatori di acqua naturale e gassata è la Bbtec snc di Tavagnacco (Udine), che ha in concessione il servizio per otto anni (con possibilità di proroga per ulteriori otto anni). La ditta installa a sue spese le strutture, paga i costi delle forniture d'acqua ed energia elettrica ed incassa gli introiti della vendita dell'acqua.
All'iniziativa collabora Acque Vicentine, il cui consiglio di amministrazione ha stabilito che nei Comuni serviti dall’azienda gli allacciamenti dei distributori di acqua all’acquedotto vengono eseguiti gratuitamente. Il Comune infine ha curato a proprie spese l'allacciamento elettrico di questo secondo distributore e dei prossimi in corso di ultimazione.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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