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Salvini e i campi rom-sinti, Rui: prima li usano, dopo li ghettizzano e ora li cacciano

Di Citizen Writers Venerdi 10 Aprile 2015 alle 15:21 | 0 commenti

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Irene Rui, candidata per Vicenza nelle liste alle elezioni regionali per L'Altro Veneto, Ora Possiamo!

Il porrajmos non finisce mai, per quanto durerà ancora questo divoramento delle popolazioni sinti e rom? Certamente in una situazione socialmente fragile, in cui sinti e rom sono presi di mira con qualsiasi pretesto, ricordando vecchi stereotipi coniati dalla Riter e da Lombroso, affermare che “I campi nomadi vanno rasi al suolo”, è come un ordine dato a qualche furioso razzista che non vede l'ora di bruciare rom e sinti vivi o di riaprire i forni crematori.

L'istigazione all'odio razziale è reato e non è possibile che lo Stato che deve difendere i propri cittadini, non intervenga per bloccare un politico quale Salvini.

I cosiddetti nomadi di cui parla Salvini sono solo 180.000 e molti, soprattutto rom, risiedono in casa, come da loro cultura, altri sono invece ghettizzati, tra questi i sinti che per cultura amano vivere all'aperto. Il 95% sono cittadini italiani.

I ghetti messi a disposizione del Comune sono in aree non sane o perché all'incrocio di strade a scorrimento veloce, o sopra ex-discariche, o sotto antenne di telefonia o in altre aree non residenziali.

Con il Piano emergenza nomadi di Formigoni, alcuni comuni veneti in quota anche al Pd, hanno utilizzato i fondi in modo improprio, ristrutturando l'area, ma che di fatto, ad eccezione di qualche bagno in più, non si è migliorato di fatto le condizioni residenziali in sicurezza.

Già l'epurazione di Salvini da tempo ha prodotto i suoi effetti, molte amministrazioni in modo trasversale usano qualsiasi mezzo per evitare che i sinti o rom stanzino nel loro territorio, o cacciano chi ha acquisito la residenza su un'area comunale appellandosi al rispetto delle regole, regole che ledono molte volte la libertà della persona; perché secondo gli amministratori se i bambini non voglio andare a scuola è colpa dei genitori, invece di indagare i veri motivi; perché per loro hanno rubato, non capendo la provenienza del materiale presente in area, anche se non ci sono prove a loro carico; perchè hanno fatto abusi edilizi; perché ospitano senza autorizzazione parenti. Se i bambini disertano la scuola un motivo c'è, e questo motivo sono gli stereotipi che i grandi mettono in bocca ai loro compagni, che li canzonano e li isolano. I rom sanno benissimo che la loro residenza dipende dal fatto che i figli frequentino le scuole primarie.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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