Salta conferenza stato-regioni, Ciambetti: non si esce da crisi distruggendo stato sociale
Giovedi 21 Giugno 2012 alle 16:10 | 0 commenti
Roberto Ciambetti, Lega Nord - «Non c'è il riparto sulla Sanità e tutto tace sul Tpl a poche ore dallo sciopero di treni e bus: salta il confronto Stato-Regioni, il governo non si rende conto che sta alimentando una spirale di tensioni drammatica. Ancora una volta il governo rifiuta il confronto con le Regioni: per l'ennesima volta non viene presentato il riparto sulla Sanità , né abbiamo lumi sul Trasporto pubblico locale; temo che l'esecutivo non sappia cosa fare né si renda conto di cosa fa».
Amareggiato e preoccupato l'assessore regionale del Veneto al bilancio Roberto Ciambetti annuncia l'ennesima falsa partenza della Conferenza Stato-Regioni «saltata ancora una volta - ha detto Ciambetti - perché mancano i punti centrali di quello che è il vero nodo del contendere e del confronto. Sanità e Trasporto pubblico sono pilastri del welfare e a metà anno non si può continuare a navigare a vista su temi strategici e qualificanti la qualità del vivere e qualificanti il ruolo dell'ente pubblico. Garantire la salute e tutelare la mobilità è un dovere dello stato. Il governo fugge da ogni responsabilità e scarica sulle Regioni il problema. Per venerdì 22 luglio si preannuncia una giornata da bollino rosso per il trasporto pubblico locale, a causa dello sciopero indetto dai sindacati di base ma il governo non sembra rendersi conto che con i suoi dinieghi, i suoi silenzi, sta alimentando una tensione che è crescente nel paese, un paese reale dove i più umili, le persone a basso reddito, stanno pagando costi elevatissimi. Non possiamo tenere in stand-by il tema del riparto della Sanità : forse ai tecnici, ministri come burocrati, non interessano le ripercussioni sociali dei loro atteggiamenti, dei loro silenzi, dei loro numeri sbagliati. Ma chi deve curarsi, chi ha in casa un disabile, il pendolare che deve prendere il treno, vivono invece un disagio crescente, che è sconosciuto a tecnocrati e burocrati di stato. Martedì prossimo - ha concluso Ciambetti - il premier Monti incontrerà nel pomeriggio le Regioni e mi auguro che si cambi rotta: non si esce dalla crisi distruggendo lo stato sociale, delegittimando il decentramento e negando il dialogo con tutti gli interlocutori e attori sociali e calpestando il diritto dei più deboli».
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