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Medici di base, Salemi, Pigozzo, Moretti e Sinigaglia (PD): "la regione ascolti la loro protesta in quanto il piano sociosanitario è stato largamente disatteso”

Di Note ufficiali Martedi 19 Settembre 2017 alle 17:36 | 0 commenti

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La richiesta arriva da Partito Democratico, Lista Amp, Mdp-Articolo 1, Veneto Civico e Movimento Cinque Stelle, che hanno presentato una mozione invitando la Giunta ad attivarsi rapidamente. "Da troppo tempo cittadini, sindaci, associazioni dei malati e gestori delle case di riposo attendono risposte. Il Piano sociosanitario 2012-2016 infatti - spiegano la Vicecapogruppo del Partito Democratico Orietta Salemi insieme ai Consiglieri regionali Bruno Pigozzo, Alessandra Moretti e Claudio Sinigaglia - è rimasto finora lettera morta. Con questa mozione vogliamo sollecitare l'intervento della Giunta in modo da evitare la paralisi. I problemi sono noti, ma non hanno trovato ascolto."

"Entro il 2016 era prevista l'attivazione di nuovi ospedali di comunità, Unità riabilitative territoriali (Urt) e hospices, - proseguono i consiglieri dem -, ma siamo in fase di assoluto stallo. Dei 1263 posti letto previsti non c'è ancora traccia, mentre ne sono già stati tagliati 1219 negli ospedali. Con la delibera 433 dello scorso 6 aprile, la Giunta ha fatto una retromarcia stravolgendo quanto previsto dal Pssr, riportando i posti letto dentro gli ospedali, senza prevederne le dotazioni, mettendo così in grave difficoltà i Centri Servizi che si erano già dotati di strutture ed erano pronti ad operare. Anche sulle Medicine di gruppo integrato siamo indietro: dal 2015 ne sono partite 55 su 87, che coprono appena il 12% della popolazione veneta".

"E pure per le famiglie con malati terminali o anziani bisognosi di assistenza e disabili la situazione è critica: le case di riposo - puntualizzano gli esponenti del Partito Democratico - devono sostenere le cure con dotazioni inadeguate, considerato che dal 2009 c'è il blocco dell'aumento del numero delle impegnative e del loro valore. L'alternativa per le famiglie, quindi, è ricorrere alle strutture non convenzionate, pagando fino a 3000 euro al mese. Nel frattempo, le abitazioni private sono diventate il più grande ospedale del Veneto per anziani fragili e malati, si calcola circa 40mila posti letto, con l'assistenza che grava quasi totalmente sulle famiglie. I nuclei di cure palliative sono ancora inadeguati, i servizi infermieristici limitati a poche ore al giorno e anche in questo caso il carico di lavoro, specialmente nelle ore notturne e nei giorni festivi, è tutto sulle spalle dei parenti".
"Come si vede - concludono i consiglieri dem - le ragioni dei medici, pronti al blocco telematico delle prescrizioni dematerializzate ma anche alla chiusura degli ambulatori, non sono certo rivendicazioni corporative. La Regione li ascolti e dia risposte adeguate, nell'interesse di tutti i cittadini veneti".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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