Dipendenza dal gioco: incontro con Ruggeri e Pilan, auspice "Raffaele per Variati sindaco"
Giovedi 24 Novembre 2011 alle 22:41 | 2 commenti
Stasera Tommaso Ruggeri, Assessore allo sviluppo economico e produttivo del Comune di Vicenza e Alessandro Pilan, Psicologo, esperto di dipendenza da gioco e Responsabile clinico Comunità "Nuova Vita", hanno partecipato presso la Sala Parrocchiale dei Ss. Felice e Fortunato a "un incontro sui temi della proliferazione delle sale scommesse e il parallelo sensibile aumento della dipendenza da gioco" tenutosi anche in collaborazione con il SERT di Vicenza. Ha coordinato Raffaele Colombara, il consigliere eletto nella Lista Variati Sindaco, che nelle poco segrete stanze di Palazzo Trissino è dato come il prossimo coordinatore della lista "sindacale" o, almeno, della sua ala clerico conservatrice e legata alla pancia della gente.
A questa "mission" sarebbe, quindi, legato il suo recente attivismo prontamente e ripetutamente evidenziato sulla stampa d'area: come le denunce contro la presunta Las Vegas vicentina, che fa il paio col "terroristico" Bronx di Antonio Santagiuliana, e come il "patronage personale" (e compensatore del Variati scaccia prostitute?) ai proprietari del Campiello in cerca sostanzialmente di nuovi affittuari "per bene2. Della cui assenza per la cattiva immagine del condominio si lamentano dopo averla promossa "gradendo" per anni gli euro delle ora criminalizzate prostitute: "pecunia non olet", ma è finita quella a luci rosse.
E stasera si è rafforzata nell'area San Felice e San Lazzaro la crociata neo leghista del pacioso "Raffaele per Variati sindaco", notato, però, come sempre più vicino a uno dei più rodati collettori di voti di area ex (?) democristiana, quel Diego Fontana dipendente comunale, vicino anche allo storico "manovratore DC" Alberto Zocca e con vari interessi extra comunali. L'incontro, si è letto sul GdV ieri e oggi, partendo dall'apertura di due sale scommesse/gioco (con l'immancabile raccolta firme operata nell'area) aveva lo scopo di approfondire "quanto è possibile fare per limitare l'apertura e la proliferazione di nuove sale scommesse e da gioco, considerate le leggi e le norme oggi vigenti, improntate ad una liberalizzazione estrema, che considera parzialmente la tutela di luoghi sociali sensibili e la salvaguardia della minore età e che in molti casi non tiene conto dei pesanti risvolti sociali che ne conseguono.".
Il tutto inserito nell'evidenzazione di sempre più frequenti e pericolosi fenomeni di dipendenza. Potere del gioco. E gioco del potere.
1 - dopo 2 anni e mezzo ti risulta che io abbia qualche rinvio a giudizio nonostante le accuse su carta stampata (straccia?) e, dico io, nonostante il nostro coraggio di mettere in piazza vicende a dir poco delicate dei potenti, forse amici tuoi?
2 - e, se proprio vuoi godere delle analisi (per chi?) dell'autore, se sai leggere, Diego Fontana ha fondato e gestito lui da presidente il Volley Vicenza, il Vicenza Volley e non solo, come stiamo documentando. DOCUMENTANDO vuol dire "con documenti" non con frasi che non trovano riscontro se non da parte di ipocriti servi come te, angela: un o una minus anche nelle iniziali. E leggi l'articolo sul volley di questo numero ...
E poi come faccio ad avercela con chi è indagato come me senza rinvio a giudizio neanche lui?
Ma, angela, lo so che quì pochissimi, tra cui, lo dico forte, VicenzaPiù e VicenzaPiu.com, hanno il coraggio di dire chiaramente le cose come stanno e senza secondi fini, non da BRONZE COERTE o BASABANCHI ...Con magari tanto luridume personale addosso che, dopo essere andati in Chiesa, pensano non lasci più odori intorno.
Giovanni Coviello
P.S. Dopo i tuoi insulti mi chiedo se è giusto pubblicare tutto, ma non per me, che non ho problemi visto che io mantengo la schiena dritta anche se, caso mai, IO sono stato vittima di tanti ricchi e tanti potenti della città e dintorni (forse un giorno ne parleremo), ma per gli altri di cui scriviamo nel caso siano attaccati solo con parole e non con DOCUMENTI
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INCHIESTA. L’'ex patron della pallavolo femminile indagato per associazione a delinquere
Fallisce ditta di Coviello
Accuse di falso e truffa
Ivano Tolettini
L’'ipotesi del pm Pecori parla di evasione fiscale per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Il crac di Più Media srl di 450 mila euro
giornale
sabato 16 gennaio 2010 CRONACA, pagina 21
È la prima società della galassia dell'’ingegnere Giovanni Coviello, l'’ex patron della pallavolo femminile di A1 Vicenza, a fallire. È la “Più Media srl” che aveva messo in liquidazione, assieme alle altre due ditte “Vicenza Volley srl” e “Più Sport srl”, il 16 marzo di un anno fa dopo alcuni giorni dall’'avviso della verifica fiscale da parte della compagnia della Guardia di Finanza. Il tribunale presieduto da Bozza ha dichiarato che la società non è più in grado di fare fronte ai debiti e l’ha dichiarata insolvente per 450 mila euro. È stato nominato curatore il commercialista Domenico Ruzzene. L’attivo, da quello che si è appreso, sarebbe pari a zero. La “Più Media” era stata avviata il 9 febbraio 2006 e faceva parte del gruppo di imprese che ruotavano attorno alla pallavolo in rosa. Si sarebbe occupata perlopiù di vendita di spazi pubblicitari.
INDAGINI. Da mesi le fiamme Giallo hanno avviato un’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Pecori, per una presunta associazione per delinquere capeggiata da Coviello, 59 anni, resiedente in città, finalizzata alla frode fiscale tramite l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione e falsità in scrittura privata. Si parla di documenti fiscali irregolari e Iva dovuta al Fisco e non versata per 1 milione di euro. Dalla Finanza Coviello, difeso dall’avv. Renzo Fogliata, è indicato come il procuratore speciale e l’amministratore di fatto della Vicenza Volley, società sportiva dilettantistica. Sul registro degli indagati sono finiti anche i fratelli diego e Antero fontana, rispettivamente di 55 e 49 anni, residenti entrambi nel capoluogo, che avrebbero sostenuto le operazioni in odore di codice che sarebbero state architettate da Coviello. Nelle ultime settimane la procura ha ipotizzato anche la truffa a carico degli indagati perché alcune persone messe a capo di società dilettantistiche, quando sono stati ascoltati dai finanzieri per talune operazioni da chiarire sono caduti dalle nuvole.
VERIFICA. Gli accertamenti sulla Vicenza Volley sono iniziati di fatto a Napoli. Il locale nucleo di polizia tributaria ha sollecitato un controllo incrociato perché è emerso che nel triennio 2006-2008 la società vicentina non ha pagato un euro di Iva nonostante secondo i calcoli dei finanzieri avesse dovuto versare allo Stato 1 milione 45 mila euro. Il dominus della ditta sportiva, formalmente amministrata da diego fontana, per gli inquirenti è Coviello, indicato come «l’effettivo responsabile della gestione». È stato in questo contesto che analizzando le società friulane Low West Volley e Top srl, nonché la napoletana Focusing srl, la finanza scopre cose interessanti. Ad esempio che la Vicenza Volley a quattro anni dall’emissione di fatture verso la Focusing srl di Antero fontana presentava un debito di 900 mila euro. Insomma, dall’intreccio di numerose società, buona parte di esse per la procura riconducibili a Coviello, sarebbero state eseguite operazioni fiscali con l’emissione di fatture per diversi milioni di euro. Di più, i finanzieri osservano che i responsabili di Vicenza Volley per giustificare la movimentazione di 5 milioni di euro nel 2005 avrebbero simulato l’uscita di denaro «contabilizzato per cassa a pagamento delle fatture false». Ma nel biennio successivo, 2006-2007, non presentando nè bilanci nè dichiarazioni fiscali, il saldo attivo di cassa sarebbe stato di 3,2 milioni.