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Saldi, la grande speranza del commercio

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Gennaio 2013 alle 14:50 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza  -  I negozianti contano sui saldi per invogliare i clienti a fare quegli acquisti rimandati in attesa di trovare prezzi scontati. Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza: “Tutto il 2012 è stato difficile. Le performances migliori dalle attività che riescono a centrare meglio i gusti dei clienti e che offrono un accurato servizio di vendita".

Sabato 5 gennaio inizieranno le vendite di fine stagione in Veneto e in tutte le altre regioni d’Italia (a parte Basilicata, Campania e Sicilia dove i saldi sono partiti il 2 gennaio). I saldi invernali continueranno fino al 28 febbraio.

Dalle telefonate che Confcommercio Vicenza ha fatto ai negozianti e titolari di pubblici esercizi della provincia, per capire l’andamento degli affari prima e dopo Natale e le aspettative riguardo ai saldi, emerge che la situazione, in generale, non è molto diversa dall’analogo periodo dell’anno scorso. Il che conferma le difficoltà per tutti a convivere con una crisi che da più di qualche anno non dà tregua né agli operatori commerciali, né ai consumatori. I primi sperano perciò nei “saldi” per recuperare un po’ più di liquidità, ridimensionando il magazzino; i secondi, di risparmiare negli acquisti, comperando ora, a prezzi scontati, quello che non hanno acquistato nemmeno sotto Natale. Il “regalo” per sé e per gli altri pare infatti essersi spostato da Natale alla Befana proprio per la possibilità di “mettere nella calza” doni a prezzi di saldo.

Un’altra considerazione comune a tutti gli operatori commerciali sentiti da Confcommercio è che gli “sconti” partiranno alti, nonostante i margini di guadagno per i negozianti siano ormai ridotti all’osso per l’altissima incidenza delle spese fisse (imposte e tasse, costi del personale, affitto, energia, ecc.). Ma lo sconto appetibile pare una buona strategia per invogliare il cliente a spendere un po’ di più.

E che le spese siano rimandate a dopo Natale è una tendenza confermata anche dai ristoratori che hanno rilevato durante le Feste un calo delle cene aziendali (mediamente 20%, con un calo vistoso anche nel numero dei partecipanti), ma anche la novità di posticiparle in un periodo “più calmo”, magari come convivio per iniziare bene l’anno o per l’avvio di un nuovo progetto. Ottimo, invece, l’andamento generale di pranzi e delle cene di Natale di S. Silvestro, con la preferenza però della scelta “à la carte” piuttosto che il tradizionale menu completo. Ai pubblici esercizi del centro storico continua a dare un riscontro eccezionale di turisti (quasi tutti italiani) la mostra in Basilica “Raffaello verso Picasso”.

Rimanendo in tema di cibo, il commercio settore alimentare ha confermato i dati della stagione precedente, con una spesa pro-capite leggermente superiore rispetto allo scorso anno per l’aumento dei pranzi/cene in casa. A conferma che la crisi c’è, ma la festa con amici e parenti rimane per i Vicentini una tradizione natalizia irrinunciabile.

“Non ci aspettavamo particolari novità positive da parte dei nostri operatori sull’andamento degli affari in questo periodo – dice Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza – poiché la situazione economica non presenta segnali di miglioramento. Tutto il 2012 è stato difficile, con consumi in ulteriore flessione in tutti i settori e spese fisse, a cominciare da quelle fiscali, in aumento. Abbiamo però notato che le performances migliori giungono dalle attività che riescono a centrare meglio i gusti dei clienti e che offrono un accurato servizio di vendita. La specializzazione va vista quindi come uno strumento per affrontare con più forza le difficoltà del momento. Le svendite imminenti – continua Gallo – speriamo comunque portino “ossigeno” prezioso per tutti, soprattutto alle tante attività attualmente in sofferenza”.

Leggi tutti gli articoli su: Confcommercio, Saldi, Andrea Gallo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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