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Saldi anticipati anche in Veneto? Federmoda Vicenza: a questo punto e' inevitabile
Martedi 16 Dicembre 2014 alle 16:47 | 0 commenti
Per consentire ai negozianti di iniziare le vendite di fine stagione anziché, come al solito, il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, previsto per lunedì 5 gennaio nel 2015, le regioni Toscana e Lombardia, così come altre regioni d’Italia, hanno annunciato che la stagione dei saldi invernali 2015 comincerà in anticipo, sabato 3 gennaio.
Il presidente della Federmoda Vicenza di Confcommercio, Matteo Garzaro, esprime la posizione dei commercianti di moda dell’associazione:
"Si cerca così di sostenere il comparto dell’abbigliamento, delle calzature e degli articoli per la persona in un momento di preoccupante contrazione dei consumi, consentendo agli operatori commerciali di intercettare l’afflusso di clienti propri del fine settimana, sfruttando tutte le possibili potenzialità di vendita. Alla luce di queste conferme anche in Veneto si sta valutando di fare altrettanto. Tale decisione trova d’accordo il Consiglio di Federmoda – Confcommercio Vicenza, che si è riunito oggi per discutere sulla questione, oltre che di altre problematiche che riguardano il settore. A questo punto è una decisione inevitabile, poiché la cosa più importante è che Veneto e regioni limitrofe inizino i saldi tutti lo stesso giorno, evitando pendolarismi di clienti alla ricerca di prezzi scontati altrove e non nei negozi del territorio. Altro punto fondamentale è che questo anticipo d’inizio sulla data ufficiale sia un’eccezione di quest’anno e non l’apripista per dare il via, in futuro, ai saldi sempre più a ridosso del Natale. Deve infatti essere conservata la loro vera funzione e cioè essere l’occasione per il negoziante di vendere gli articoli di moda rimasti a fine stagione e per i clienti di acquistare merce di qualità a prezzi vantaggiosi. Per questo, semmai, bisognerebbe valutare di spostare i saldi invernali davvero a fine stagione, cioè a ridosso della primavera, mettendo in vendita con sconti allettanti quello che, diversamente, sarebbe destinato al magazzino. Il momento economico è di grande difficoltà per tutti ma non è semplicemente svendendo la merce che si risolvono i problemi. La soluzione per questa crisi profonda dei consumi va ricercata non nei negozi, ma nelle stanze in cui si decide la politica, la stessa che lascia sempre meno soldi in tasca ai cittadiniâ€.Commenti
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