Quotidiano | Categorie: Poesia

Sala Bernarda gremita per gli 80 anni del poeta Fernando Bandini

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Novembre 2011 alle 23:09 | 0 commenti

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Comune di Vicenza  -  Variati: "Colonna culturale della città, capace di illuminare la realtà quotidiana con sprazzi d'infinito"

La sala del consiglio comunale appena restaurata ha ospitato, questa sera, la gremitissima cerimonia in onore di Fernando Bandini, durante la quale è stato presentato il volume "Indigeno e Foresto. Studi, versi e disegni in onore di Fernando Bandini" che Accademia Olimpica e Comune di Vicenza hanno dedicato al celebre poeta vicentino per i suoi 80 anni (qui la photo gallery).

Il sindaco di Vicenza Achille Variati, intervenuto con i curatori del volume Cesare Galla e Paolo Lanaro, e con Franco Todescan vicepresidente dell'Accademia Olimpica, ha sottolineato l'importanza del luogo che il presidente del consiglio Luigi Poletto ha voluto aprire dopo i restauri proprio con questo incontro a cui hanno partecipato tantissime persone.

Gli 80 anni di Fernando Bandini"E' il segno di una città sana - ha detto Variati - che sa dimostrare affetto e stringersi attorno a uomini che stanno segnano orme che resteranno". Variati ha quindi parlato di Vicenza come di una terra di scrittori: "Fogazzaro, Piovene, Parise, Barolini e, poco lontano, Meneghello e Rigoni Stern... Bandini è un degno erede di questi letterati, attraverso la sua poesia, forma eccelsa di scrittura". "Ma Vicenza - ha concluso il sindaco rivolgendosi direttamente al poeta - non ti è grata solo per le tue doti letterarie, ma anche per l'impegno a servizio della città della quale sei stato anche consigliere comunale, per il tuo essere coscienza critica della vita culturale, ruolo che hai svolto con onestà e coraggio intellettuali, merce sempre più rara ai nostri tempi, colonna culturale capace di illuminare la realtà quotidiana con sprazzi d'infinito, con versi evocativi, profondi ed eleganti ma allo stesso tempo delicati, naturali e semplici".
"All'inizio degli anni 60 nella poesia intitolata "Fossero i miei versi" - ha concluso Variati - ti auguravi: "Fossero i miei versi di bella fattura, ma nutriti di umana realtà". Dopo quasi cinquant'anni credo che nessuno possa avere più dubbi: i versi di Bandini sono di bella, o meglio stupenda, fattura, e umana, profondamente umana, realtà".
Dopo gli interventi dei curatori del volume Cesare Galla, giornalista e vicepresidente dell'Accademia Olimpica, e dal poeta Paolo Lanaro, un intermezzo jazz affidato a Paolo Birro al pianoforte e Pietro Tonolo al sassofono e l'atteso intervento del professor Bandini.

Realizzato con il contributo del Comune di Vicenza e con il patrocinio dell'Accademia Olimpica, storica istituzione cittadina della quale Bandini è stato anche presidente, "Indigeno e Foresto" raccoglie l'omaggio che in molti gli hanno voluto tributare, ciascuno partecipando, secondo il proprio ambito di attività, alla realizzazione di una sorta di mosaico in grado di rappresentare i multiformi interessi del protagonista. Quarantadue interventi scritti, e le tavole di otto artisti, a delineare un ritratto per molti aspetti inedito di una figura tanto ricca e complessa quale quella di Bandini, tracce di percorsi a volte condivisi, a volte di senso opposto, di vite parallele o tra loro intersecanti. Tra gli altri vi hanno preso parte gli "indigeni" Bepi De Marzi, compositore, lo storico Emilio Franzina, lo storico dell'architettura Lionello Puppi, il vescovo emerito Pietro Nonis (vicentino d'adozione), storico dell'arte come Fernando Rigon, e Giorgio Sala, già sindaco di Vicenza, accanto a "foresti" come il linguista Gian Luigi Beccaria, il saggista Goffredo Fofi, gli studiosi di letteratura Franco Contorbia e Giorgio Pullini.
Il volume, aperto da un saluto del sindaco di Vicenza Achille Variati e del presidente dell'Accademia Olimpica Luigi Franco Bottio, è completato da un poesia inedita dello stesso Bandini, dal titolo "Svegliandomi il 2 di novembre in un agriturismo a Codigoro".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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