S. Pio X, il cemento non è trasparente
Mercoledi 4 Luglio 2012 alle 23:31 | 0 commenti
 
				
		
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Di Fulvio Rebesani
Negli incontri a S. Pio X nell'aprile e maggio scorsi sulla grande area di 264.000 mq compresa tra la ferrovia e la strada di Bertesina, dietro la piscina, la trasparenza fu tanto evocata dall'amministrazione comunale quanto accantonata. Alla luce della discussione svolta negli incontri sono possibili due soluzioni concrete.		
La prima tiene conto che attualmente l'area è destinata allo sport ed al  tempo libero in strutture private: sono possibili edifici per lo  svolgimento di queste attività con una volumetria massima di 118.000 mc.  Questa soluzione non consente grandi speculazioni perché lo sport e il  divertimento, di questi tempi, danno  guadagni ragionevoli. Perciò essa è  poco gradita ai proprietari dell'area che sono: immobiliare Daniela  srl, che, a detta dei tecnici gestori delle serate, possiede oltre  100.000 mq, Hinso srl di Arzignano, parrocchia di S.Andrea (campo di  calcio), Meschinelli, Dalla Vecchia, Veller, Franceschetto, Romano,  Cappellari, Pasin, Brogliato, Carta, Maruffa, Burò.
La strana (!)  soluzione, prevista oggi (ripetiamo) dal piano regolatore non è gradita  nemmeno all'amministrazione comunale che, come sostiene l'assessora  Lazzari, ha scelto di non dire mai di no alla speculazione attraverso la  ricerca, sempre, di una mediazione fra l'interesse collettivo (cioè  della maggioranza dei cittadini) e l'interesse egoistico, indirizzato al  solo profitto, della minoranza che possiede molti terreni.
Nella  seconda ipotesi cambia radicalmente la destinazione da sport e  divertimento in residenziale, commerciale, direzionale. Questa è  ovviamente assai desiderata dai proprietari, i cui nomi -all'insegna  della trasparenza- sono sempre stati taciuta dall'assessora nonostante  le ripetute richieste da parte dei cittadini.
Le quantità edificabili  - sempre nel nome della trasparenza - sono state omesse nelle relazioni  alle assemblee di S. Pio X dalla assessora Lazzari e dal sindaco con la  scusa che in quelle riunioni si affrontava una ipotesi di massima!?
Ma un certo conto è possibile anche se non esatto.
L'indice  di edificabilità indica quanta superficie si può costruire per ogni mq  di terreno. Il piano regolatore per  aree di quel genere in quella  posizione (urbanizzata) ha indici attorno ad 1 mq edificabile per ogni  mq di terreno. Dimezzando l'indice, cosa che certamente i privati  rifiuterebbero perché troppo basso, cioè 0,5 mq edificabili ogni mq di  terreno, si ha una estensione di cemento di 132.000 mq. (264.000 mq di  terreno x 0,5). Ma quanta sarà la cubatura, cioè il volume probabilmente  realizzato?  Negli edifici l'altezza è sempre considerata di 3 mt,  comprensivi di pavimento, soletta, eccetera. Ed allora moltiplicando la  base di 132.000 mq. per l'altezza di 3 mt si ha un volume di 396.000 mc.  Che con buona approssimazione é il pugno allo stomaco che l'attuale  amministrazione mollerà agli abitanti di S. Pio X nel nome del rispetto  delle aspettative degli speculatori. Ovviamente dopo le elezioni.
Naturalmente  non sarà occupata l'intera superficie di 132.000 mq. ma molto meno  perché gli edifici cresceranno in altezza: anche cinque piani hanno  detto i tecnici. 
Perché questi dati - o altri - non sono stati  comunicati? Alla fin fine si può concludere che le assemblee avevano lo  scopo di  escludere la destinazione dell'intera area ad impianti  sportivi - sia pure privati - per dar luogo a palazzoni e cubature  quattro volte più grandi. L'assessora Lazzari e il sindaco hanno cercato  di acquisire consenso alla  proposta dei proprietari tacendo sui  palazzoni e spiegando che, in cambio di 400.000 mc, di cemento ci  saranno 53.000 mq di terreno destinato non più ad uso privato bensì  pubblico. Intanto l'area sarà - se va bene - di 40/45.000 mq; eppoi chi  realizzerà gli impianti?
Ma come! Un'amministrazione comunale che non  riesce a farsi dare dallo Stato i 10.000 € per il Parco della Pace (Dal  Molin) previsti in atti ufficiali, che lascia alle erbacce ed  all'inutilizzo quei 30 ettari (300.000 mq) concessi dal Governo per la  realizzazione di parco, ciclopiste, eccetera, eccetera, questa stessa  amministrazione pretenderebbe di essere credibile quanto ci racconta che  nell'area di Bertesina - San Pio X riuscirà a far qualcosa?
Ma fatemi il piacere! Direbbe Totò.
Se  passerà il piano Lazzari-Variati (ma ci si può opporre), i privati  faranno le loro speculazioni e le loro colate di cemento e le strutture  pubbliche rimarranno al palo. A meno che ... non si deleghi ai privati, i  medesimi delle speculazioni o altri, la realizzazione degli impianti  sportivi pubblici. Ma allora si creerebbe la situazione prevista  dall'attuale p.r.g., con la differenza che questo piano destina l'intera  area allo sport e tempo libero e non solo 40/45000 mq e non prevede  assolutamente palazzoni. 
 Ma torniamo alla trasparenza.
Anzitutto  non é stato risposto alle domande volte a sapere chi pagasse lo studio  Frammenti di Castelfranco Veneto che ha fatto l'animatore-imbonitore  nelle assemblee. L'assessore Lazzari non ha detto nulla e quindi, anche  per la sua progettazione pubblicizzata, smaccatamente a favore della  speculazione, é ragionevole ritenere che sia stato pagato dai  proprietari del terreno. Ma ciò è stato nascosto.
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