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Russia raddoppia tasse vino italiano, Manzato: Berlusconi chieda spiegazioni a Putin

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Luglio 2011 alle 12:26 | 0 commenti

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Franco Manzato, Regione Veneto - "Si muova Berlusconi, chieda spiegazioni al suo amico Putin, faccia cambiare il provvedimento adottato in Russia che raddoppia i dazi sui vini italiani rispetto a quelli francesi e spagnoli". La sollecitazione al Presidente del Consiglio dei ministri viene da Franco Manzato, assessore all'agricoltura del Veneto, prima regione italiana per export di vini e mosti, che copre da sola circa il 30 per cento dei vini nazionali venduti all'estero. "A che serve vantare amici potenti se, nei fatti, la loro azione penalizza la nostra economia?", si domanda Manzato

"Questo è un segnale, un'avvisaglia che tra l'altro punisce il nostro migliore biglietto da visita: da lunedì scorso - spiega Manzato - il Servizio doganale federale della Russia, ha imposto per i vini italiani il livello del custom profile a 3 dollari per litro. Tradotto in moneta europea, si tratta di una tassa di 1,60 euro per le bottiglie da 0,75 litri e di 2,12 euro per quella da 1 litro. Per contro i vini francesi e spagnoli pagano 0,80 euro per la bottiglia da 0,75 litri e 1,22 euro per quelle da litro. Tradotto in politica commerciale: i vini italiani subiranno un aumento dei prezzi al consumo calcolato in circa il 30 per cento".
"Per noi è un brutto colpo, vedremo quali conseguenze avrà, perché almeno possiamo far conto su una ottima qualità media, ma comunque è un trattamento discriminatorio del quale il nostro Governo e il suo presidente devono chiedere conto alle autorità russe. Cosa stiamo aspettando? E serve anche un intervento forte dell'Unione Europea, che deve dimostrare di essere utile e non solo di essere capace di imporre burocrazia agricola e magari lasciare la porta spalancata alla non qualità della mondializzazione".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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