Quotidiano |

Rotatoria via Quadri, Guaiti: spostare il cedro significa anche "tagliare" un giardino

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 22 Luglio 2012 alle 11:24 | 5 commenti

ArticleImage

Sandro Guaiti, consigliere comunale - Spostare un cedro del Libano di 80 anni, alto 20 metri e con una circonferenza di circa due metri, non è certo come spostare un bonsai. Non si capisce chi ha avuto una simile, balzana idea che servirebbe solo a buttare 40.000 euro di soldi pubblici, facendo ugualmente morire l'albero. L'idea di trasferire la sede del cedro del Libano, per far posto alla rotatoria di via Quadri-via Ragazzi del '99, è semplicemente folle.

Non è un problema di soldi ma del fatto che si tratta di un grosso albero dell'età di circa 80 anni, sito non in aperta campagna ma dentro un terreno di città denso di sottoservizi. Spendere 40.000 euro (che poi potrebbero diventare molti di più, come spesso avviene quando si parla di lavori pubblici), per un obiettivo che si sa essere del tutto improbabile, è una idea che non risponde a criteri di buona amministrazione. Il problema va affrontato in modo del tutto differente, cominciando con il dire che il disegno della rotatoria va modificato nel suo complesso.
Planimetria rotatoria con taglio del giardinoInfatti, non c'è solo il problema dell'albero, che sarebbe veramente un peccato far morire. C'è anche la questione della villa d'epoca che verrebbe privata di una parte fondamentale di giardino. Se si guarda bene la planimetria, si potrà verificare che la rotatoria penetrerebbe nel giardino per circa 10/11 metri, arrivando fino quasi all'uscio di casa. La proprietaria, una signora di 73 anni, si è vista picchettare l'area anche di sua proprietà ed è spaventata già da adesso da qualcosa che in futuro comprometterà seriamente non solo la sua qualità di vita ma anche la conservazione di un bell'angolo di vecchia Vicenza. La signora sta facendo da sola resistenza e il suo sforzo andrebbe sostenuto perché le ragioni sono anche dalla sua parte e non è possibile che le auto le arrivino a un paio di metri dalla porta di casa; ed è inoltre deplorevole mutilare una casa storica, fino ad oggi contornata da un giardino antico, che andrebbe preservato com'è non solo nell'interesse della villa ma di quello di una città che non può continuare a distruggere le cose belle.
Dico questo anche perché si potrebbe pensare una diversa soluzione e non si capisce il motivo per cui l'Amministrazione si intestardisca invece sulla attuale previsione dei tecnici.
La soluzione? Si sposti la rotatoria verso l'area della stazione di servizio. Non è detto che ogni rotatoria debba essere perfettamente rotonda e, con un disegno diverso, si potrebbe anche salvare il cedro e il giardino della villa, e con essi la bellezza del sito. Infine, si risparmierebbero i soldi preventivati per una "missione impossibile" e si consentirebbe alla signora di poter vivere in maniera tranquilla nella sua casa.


Commenti

Beppino Mattiello
Inviato Sabato 21 Luglio 2012 alle 19:27

Concordo in pieno. Con 40.000 si può senz'altro indennizzare l'occupazione di parte del distributore.
Orlando Furioso
Inviato Sabato 21 Luglio 2012 alle 21:26

Ma dove sono le associazioni ambientaliste?
Irene
Inviato Sabato 21 Luglio 2012 alle 22:19

condivido
eugenio
Inviato Domenica 22 Luglio 2012 alle 21:06

Chiediamo ai cittadini se preferiscono tenersi il grande cedro o togliere un pò di area del distributore.
Inviato Martedi 24 Luglio 2012 alle 14:48

Anch'io concordo in pieno e chiedo cosa posiamo fare come cittadini, per evitare questo ennesimo scempio. Ancora adesso mi piange il cuore per i maestosi platani che non ci accompagnano più per la puntara di Santa Libera!
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network