Romano Concato "ridisegna" Il Gioiello di Vicenza, si raccoglie l'argento per realizzarlo
Martedi 25 Ottobre 2011 alle 20:50 | 0 commenti
Vaga, Associazione Giovani Architetti della Provincia di Vicenza - La professione contemporanea per la riscoperta dell'antico
Cos'hanno in comune la Basilica di Monte Berico e Leonardo da Vinci, Corso Palladio e Miss Italia, le maschere di Venezia e Napoleone, l'Unità d'Italia ed il Vaticano? Ebbene, tutte queste realtà , così disparate, sono accumunate in qualche modo dal "Gioiello di Vicenza". Per scoprirne di più, anche Schio ospita e patrocina una serata dedicata aperta liberamente a palazzo Toaldi Capra giovedì 27 ottobre alle ore 20.45.
Ancora lo si conosce poco, ma il Gioiello di Vicenza si sta presentando in tutta la nostra Provincia.
Creato per la prima volta nel 1570, e distrutto poi dalle truppe napoleoniche, nel 2010 è motivo di costituzione del Comitato che ne propone la ricostruzione. L'origine votiva, ossia il ringraziamento alla Madonna di Monte Berico per la protezione dalla peste, oggi potrebbe leggersi come voto finalizzato a proteggere la città ed i propri cittadini dalla crisi che in questo periodo sta dilagando "come peste" sulle nostre attività .
Lo scorso anno, infatti, il Comitato ha indetto un concorso di progettazione per ridare vita allo storico Gioiello di Vicenza; promotori ne sono stati: l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, il Festival Biblico, la Pro Loco Postumia, la Gioielleria Soprana attraverso l'Associazione Comitato per la Rua, con la collaborazione del VAGA - Associazione Giovani Architetti della Provincia di Vicenza.
Il vincitore del concorso, forse non a caso, è un giovane architetto di Trissino, Romano Concato, che, con la dedizione e la freschezza d'animo che lo contraddistingue, ha ripercorso le tracce dell'esistenza del Gioiello dal XVI secolo, studiando i quadri del Maffei e del Maganza tutt'oggi presenti a Vicenza, a Thiene e a Poiana Maggiore, gli scritti del tempo, conservati a Monte Berico e in Biblioteca Bertoliana, e la famosa "Pianta Angelica", conservata nell'omonima Biblioteca della Capitale. La storia di Vicenza viene osservata nel dettaglio per riproporre il Gioiello con una definizione formale coerente a quanto riprodotto nelle tele, secondo la personale interpretazione tecnica e scientifica dell'architetto.
Il Vaga, l'Associazione dei Giovani Architetti della Provincia di Vicenza, è in prima linea per la promozione di questo progetto, non solo perché il vincitore del concorso è un giovane architetto, ma soprattutto per l'importanza culturale dell'iniziativa. Urbanistica e architettura, antropologia e politica (intesa nel senso più ampio della polis), costituiscono tematiche che tutti i giorni entrano nella professione degli architetti e che si ritrovano condensati in questo piccolo e affascinante oggetto: il Gioiello di Vicenza. Giovanni Barban, presidente del VAGA conferma come "é importante che i simboli siano riscoperti e riproposti facendo emergere i loro contenuti storico-artistici, così facendo si creano le condizioni per generare nuovi stimoli per reinterpretare in chiave contemporanea la città d'oggi e del prossimo futuro".
Da giugno di quest'anno è iniziata la raccolta dell'argento che servirà a ridare vita all'opera, proprio come nel XVI secolo "Trasforma il tuo vecchio argento in storia" è la campagna promozionale ideata dal Comitato, in collaborazione con le gioiellerie del centro di Vicenza, non a caso tutte ‘botteghe storiche' della città , che si sono fatte carico di accettare e raccogliere le donazioni del prezioso metallo da parte dei cittadini. Il tutto garantisce, oltre alla trasparenza, anche ai donatori di esser parte per sempre di quell'opera collettiva che entrerà a far parte dei monumenti cittadini.
Partecipando a questi incontri, sarà possibile contribuire alla realizzazione del Gioiello, grazie al sostegno di Banca Mediolanum che donerà 1 grammo d'argento per ogni partecipante. Tutti i nomi dei donatori, sia che scelgano di recarsi direttamente in gioielleria, sia che partecipino alle presentazioni, saranno riportati in un registro che accompagnerà il Gioiello di Vicenza, ambasciatore della città nel mondo.
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