Rolando: per ora in Ipab parlano i fatti
Martedi 14 Maggio 2013 alle 09:42 | 1 commenti
Giovanni Rolando, Presidente Ipab di Vicenza -Â Calma e gesso egregi signori del Mir e Pdl. E Lega Nord. Per ora parlano i fatti, che dicono come il CdA costituito dal dr. Daniele Bernardini, dalla prof. Vanna Santi, dagli avvocati Gianni Cristofari e Giovanni Gozzi con il sottoscritto, e con l'ausilio del direttore Franco Zaccaria in Ipab per solo un quarto del suo tempo lavorativo, in soli due anni e mezzo abbia messo sul giusto binario del'equilibrio economico l'Ipab di vicenza.
Riducendo della metà il numero dei dirigenti e dunque con un risparmio di duecentomila euro l'anno per questa sola voce. Riducendo il compenso del direttore generale da 147mila euro su base annua, tanto percepiva il vecchio direttore poi indagato per mancanza di titoli e per millantata laurea, nel limite indicato per legge e dunque con un costo per Ipab di 25mila euro lordo annuo considerando il reale tempo prestato in Ipab; pur avendo la responsabilità piena di direzione generale per tre Ipab vicentine.
Con un CdA che ha riformato lo Statuto attribuendo il limite massimo di 40mila euro l'anno complessivi per i cinque consiglieri, mentre erano nove i consiglieri con l'ex presidente Meridio e con una spesa annua di 150mila euro , di cui 5.000 al solo Meridio Gerardo.
Il quale giustificava il suo raddoppio di indenità mensile da 2500 euro a 5mila dalla sera alla mattina con il troppo lavoro e complessità dell'Ipab di Vicenza, pur godendo di aspettativa istituzionale dall'istituto Inpdap di Vicenza di cui era dipendente. E deliberava aumento delle rette agli ospiti anziani del pensionato San Pietro anche del 32%; deliberazione poi fatta ritirare grazie alla iniziativa dei consiglieri comunali di opposizione nei confronti di F.I. , An e Lega Nord.
Questo CdA, non certo formato con il manuale Cencelli spartitorio tra i partiti al governo ma costituito da persone provenienti dalle professioni e con il solo presidente proveniente dal consiglio comunale ed eletto nella Lista Civica Variati sindaco, ha adeguato le rette, quest'anno al valore dell'1,1%, ovvero ad un terzo del valore dell'inflazione del 3%.
Questo CdA, oggi destituito d'imperio dall'assessore Sernagiotto secondo una logica politica e di potere, grazie al suo potere monocratico regionale che anzichè preoccuparsi della riforma delle Ipab come anche sollecitato dal segretario della giunta regionale proprio oggi al tavolo nel suo ufficio a palazzo Balbi, presenti il dirigente Mario Modolo che ha istruito la pratica e nominato dal Sernagiotto sostituendo d'imperio il precedente dirigente Michele Maglio, e dal funzionario Stefano Guerra oltre al vicepresidente Ipab Daniele Bernardini, ha firmato una circolare la settimana scorsa per invitare i candidati sindaco e consiglieri comunali ad astenersi dal fare campagna elettorale nei reparti. Dopo le segnalazioni giunte del "giro" tra i reparti della candidata ex parlamentare della Lega Nord accompagnata dal capolista del partito del MIR Gerrado Meridio.
Questi alcuni fatti. Per non dire della trasparenza nell'elencazione pubblica del patrimonio immobiliare dell'Ipab. Cosa mai fatta prima dal precedente CdA a decennale guida di Meridio. O delle numerose audizioni richieste dal CdA, ottenute e svolte in Quinta Commissione consiliare comunale. O delle annuali presentazioni in consiglio comunale dei bilanci e della situazione dell'Ente. Cose mai avvenute prima, con l'ex presidente Meridio che rivestiva contemporaneamente il triplice incarico di consigliere comunale e presidente Ipab oltre chè dipendente di Inpdap ( in aspettativa permanente? retribuita?), ora incorporato dall'Inps di Vicenza.
Questo CdA contava, con i conti in equilibrio, i forti risparmi delle spese istituzionali e dei dirigenti ( non ha mai voluto auto blu nè carte di credito per le spese di rappresentanza o il pagamento delle spese telefoniche dei consiglieri), la riduzione delle spese per consulenza e il minor indebitamento, di riuscire per l'anno nuovo a non aumentare le rette per gli anziani ed avviare la realizzazione della nuova Casa di riposo attraverso le valorizzazioni ottenute, per esempio in località Laghetto, ad opera dell'approvato Piano degli Interventi.
Siamo certi che l'Accordo di Programma sottoscritto da Regione, Comune e Ipab ora potrà decollare: l'accoppiata Sernagiotto e Meridio non frapporranno più alcun ostacolo e questo sarà un bene per i nostri anziani non autosufficienti di Vicenza. Noi vigileremo affinchè ciò avvenga al più presto e nel rispetto della normativa vigente e siamo certi che la Regione vorrà confermare quei 5,3 milioni di euro già destinati alla nuova Casa di riposo in Vicenza. Così come prenderanno subito il via i lavori del nuovo reparto per Stati Vegetativi Permanenti al Trento. Speriamo senza troppe consulenze esterne a carico delle casse di una Istituzione pubblica di assistenza.
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