Ritrovamento di resti romani al bacino anti-alluvione di Caldogno, Toniolo: no allo stop dei lavori
Mercoledi 15 Ottobre 2014 alle 19:03 | 1 commenti
"I lavori devono proseguire, ne va della sicurezza di Caldogno, di Vicenza e di tutti i paesi a Sud sull'asta del Bacchiglione sia in provincia di Vicenza sia di Padova". Nei giorni della seconda grande alluvione avvenuta a Genova, nel giro di pochi anni, e delle polemiche politiche sui ricorsi giudiziari che sembra abbiano bloccato le opere di difesa idraulica, il vicentino Costantino Toniolo, consigliere regionale del Veneto in quota NCD, interviene dopo aver saputo del ritrovamento di resti romani nella zona del bacino di espansione in costruzione a Caldogno.
"Giusto far intervenire gli archeologi, ma l'area in cui sono stati trovati i reperti, forse romani, è di fatto una punta di spillo rispetto all'intera area interessata al bacino di laminazione. Pertanto ritengo che sia altrettanto giusto proseguire i lavori salvaguardando il sito archeologico. Sono passati oramai quattro anni dall'alluvione di Ognissanti e il bacino sarà pronto se tutto va bene nel 2016, non ci possiamo permettere un'altra catastrofe del genere. L'area interessata ai reperti è di un decimo di ettaro, circa mille metri quadri, mentre l'area sulla quale si sta lavorando per il bacino è di 120 ettari, ovvero 1 milione e 200mila metri quadri: insomma il sito archeologico, come si dice in gergo, è una punta di spillo sulla carta geografica. Non c'è proprio ragione di bloccare i lavori sull'intero bacino! Oggi ho parlato con il presidente Zaia, che mi dà ragione, anche lui è preoccupato per la conclusione in tempi certi del cantiere e quindi per l'entrata in funzione al più presto di questa opera di difesa idraulica! Sul versante archeologico è bene che vengano studiati questi resti ritrovati, perché le vestigia del passato hanno sempre un valore. Certo è che nella zona del bacino ora abbiamo sia un sito di interesse naturalistico (via Vegre, ndr), sia uno di interesse archeologico: mi pare una buona opportunità per Caldogno da far fruttare assieme al gioiello della villa palladiana e ad altre realtà di interesse storico-artistico che vi sono nel territorio comunale".
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