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Risparmio energetico: "La scommessa del cubo di ghiaccio" in piazza Castello

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Settembre 2012 alle 12:53 | 0 commenti

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Comune di Vicenza - Due blocchi di ghiaccio da un metro cubo ciascuno sono stati posizionati stamattina in piazza Castello, dove resteranno nei prossimi dieci giorni per dimostrare, attraverso il loro confronto, la bontà delle scelte tecnologiche orientate al risparmio energetico in ambito edilizio. Mentre un cubo infatti verrà lasciato all'aria aperta sopra ad un contenitore che raccoglierà l'acqua di scioglimento, l'altro - sotto gli occhi incuriositi dei tanti passanti - è stato racchiuso in una casetta in legno realizzata con caratteristiche di alta efficienza energetica, a simulare una costruzione perfettamente isolata.

L'appuntamento, poi, sarà per le 18 di venerdì 21 settembre, quando verrà aperto l'involucro coibentato, così confrontare la quantità di ghiaccio rimasta nei due blocchi, in peso o volume, dopo dieci giorni trascorsi sotto il sole e la pioggia.
Con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vicenza, l'esperimento ha preso dunque il via stamane alle 10.30 alla presenza dell'assessore comunale all'ambiente, Antonio Dalla Pozza, grazie all'organizzazione di CasaClima Network Vicenza-Bassano (www.casaclimanetworkvicenza.it), associazione culturale nata con l'intento di diffondere nel mondo delle costruzioni un nuovo standard di qualità edilizia attraverso i criteri della sostenibilità e del marchio CasaClima, sinonimo di efficienza energetica e qualità costruttiva.
"La nostra amministrazione crede molto nella sostenibilità ambientale - ha sottolineato Dalla Pozza - e siamo quindi contenti di sostenere iniziative interessanti come questa. Stiamo inoltre procedendo con la redazione del piano d'azione per l'energia sostenibile che entro novembre va presentato all'Unione Europea e che stabilirà in che modo il Comune di Vicenza contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto riducendo del 20% le emissioni di CO2 e aumentando del 20% la produzione di energie rinnovabili entro il 2020, in virtù dell'adesione al Patto dei sindaci".
"Dopo il grande successo riscosso a Bassano - ha spiegato Silvano Zanella, uno degli architetti volontari dell'associazione no profit CasaClima -, ora portiamo questa esperienza anche nel cuore di Vicenza. La normativa europea, del resto, prevede che dal 2020 le nuove case vengano costruite in modo conforme ai più elevati standard di risparmio energetico. Per questo ci rivolgiamo in primo luogo agli addetti ai lavori, ma anche ai cittadini, per informarli sul tema delle innovazioni ecobiocompatibili in edilizia".
"Aim, proprio in quanto multiutility - ha sottolineato Paolo Colla, amministratore unico del gruppo, che figura tra gli sponsor dell'iniziativa del cubo di ghiaccio -, incide in modo particolare in ambito energetico. Per questo è massimo il nostro interesse a programmare interventi in un'ottica di sviluppo sostenibile".
Durante i dieci giorni dell'esperimento avviato in piazza Castello, la cittadinanza sarà inoltre invitata a scommettere sulla percentuale di ghiaccio che rimarrà all'interno della casetta isolata, compilando delle cartoline disponibili in loco. Saranno inoltre presenti tecnici locali di CasaClima che forniranno informazioni e permetteranno agli interessati di approfondire l'argomento (tutti i giorni nel tardo pomeriggio, nonché nella tarda mattinata di giovedì, sabato e domenica). L'evento prende non a caso il nome de "La scommessa del cubo di ghiaccio": chi infatti si avvicinerà di più al risultato dell'esperimento avrà in premio una bicicletta ecologica.
L'obiettivo dell'evento è far toccare con mano alla cittadinanza, coinvolgendola nella scommessa, le soluzioni capaci di garantire comfort sia in inverno che in estate grazie alla stratigrafia dell'involucro: è infatti importante che le diverse parti (tetto, pareti, solai) abbiano un'alta capacità isolante, ma al contempo garantiscano un buon sfasamento e un'opportuna attenuazione dell'onda termica soprattutto d'estate: lo sfasamento infatti indica quanto tempo ci vuole prima che il massimo della temperatura esterna (riferita alla superficie della parete o del tetto) giunga all'interno dell'ambiente confinato, l'attenuazione definisce invece quanti gradi, nello stesso tempo, effettivamente passino. Entrambe sono "progettabili" a priori, scegliendo i diversi materiali che costituiscono l'involucro. In questo modo - assieme a una corretta gestione di ombreggiature e schermature delle superfici vetrate - si minimizza, se non si annulla del tutto, la necessità di ricorrere a sistemi di condizionamento estivo, a tutto favore dell'ambiente e del risparmio.
L'esperimento dei cubi di ghiaccio sarà inoltre l'occasione per lanciare il convegno "Vicenza città sostenibile: nuove prospettive per il 2020", che si terrà venerdì 21 settembre alle 15 nella sala convegni di Confindustria Vicenza di Palazzo Bonin Longare in corso Palladio 3. La tavola rotonda organizzata dall'assessorato all'ambiente del Comune in collaborazione con CasaClima Network Vicenza-Bassano approfondirà il tema della sostenibilità con uno sguardo puntato al futuro, presentando lo stato delle cose, raccontando esperienze di "buone pratiche", mostrando scenari possibili. Al convegno moderato da Maurizio Melis, giornalista scientifico di Radio 24, interverranno - dopo il saluto del sindaco Achille Variati e del presidente della sezione costruttori edili Ance Confindustria Vicenza, Gaetano Marangoni - Manuela Lanzarin, deputata della Repubblica e componente della commissione ambiente-territorio, Furio Honsell, sindaco di Udine, Norbert Lantschner, ideatore di CasaClima, Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la decrescita felice, Antonio Dalla Pozza, assessore all'ambiente del Comune di Vicenza, Matteo Mazzolini, direttore dell'Agenzia per l'energia del Friuli Venezia Giulia (Ape), e Silvano Zanella, presidente dell'associazione CasaClima Network Vicenza-Bassano.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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