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Risparmiatori BPVi, Il Mattino di Padova: chiesto il sequestro degli arredi di Gianni Zonin & c.

Di Rassegna Stampa Giovedi 1 Febbraio 2018 alle 11:49 | 0 commenti

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L'istanza depositata da un risparmiatore nell'udienza della scorsa settimana ha aperto più che uno spiraglio un portone: sabato prossimo numerosi avvocati presenteranno infatti in aula analoga richiesta di sequestro conservativo nei confronti degli imputati di Banca Popolare di Vicenza per un importo di centinaia di milioni di euro. Trecentocinquanta milioni quelli che chiederà solo l'avvocato Sergio Calvetti che assiste 2.400 ex soci. «Sabato chiederemo il sequestro dei beni immobili, ma anche di quelli mobili degli indagati: gli arredi di casa e pure le azioni», annuncia il legale, «Non solo: procederemo nei confronti di coloro che hanno ricevuto beni in donazione e agiremo sui fondi costituiti».

Un'aggressione a tutte le proprietà ancora disponibili, dunque, quella che gli avvocati dei risparmiatori intendono mettere in campo dopo il decreto di sequestro per spese di giustizia nei confronti degli ex amministratori. Ulteriori istanze di congelamento dei beni dell'ex presidente Gianni Zonin e degli ex manager, sono in fase di preparazione e verranno depositate sempre sabato. Altre ancora arriveranno la settimana successiva, dopo che il gup Roberto Venditti si sarà espresso sull'ammissione delle parti civili. E sarà sempre il giudice a doversi pronunciare in merito alle istanze di sequestro dei risparmiatori, autorizzandole o respingendole.

Intanto sono in corso di deposito - com'era prevedibile dopo la decisione del gup di Roma - le chiamate in causa quale responsabile civile di Intesa SanPaolo anche per Bpvi. Ieri l'avvocato Francesco Ternullo per conto degli associati "Noi che credevamo nella BPVi" (oltre 1000 risparmiatori, soprattutto del Vicentino), ha presentato al tribunale berico la richiesta di poter procedere contro Intesa per la richiesta dei danni.

«Nell'istanza si precisa che il Dl 99 /2017 interpretato secondo costituzione non è idoneo ad escludere la responsabilità di Intesa Sanpaolo per le obbligazioni risarcitorie a carico della banca cedente non potendo derogare alle norme che prevedono la responsabilità solidale dell'acquirente di azienda», sottolinea Luigi Ugone, referente del gruppo. (

Di s. t., da Il Mattino di Padova


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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