Rischio idrogeologico, Torri di Quartesolo miglior comune veneto per azioni preventive
Mercoledi 12 Gennaio 2011 alle 12:01 | 1 commenti
Luciano Parolin, Partito democratico - Secondo fonti governative, per far fronte al risanamento del territorio servirebbero 4 miliardi di euro. La Commissione Europea ha finanziato dal maggio 2009 a tutto aprile 2012 il progetto Safeland, coordinato dall'istituto Geofisico Norvegese, per la valutazione dei rischi generati da frane a livello locale, regionale ed Europeo in modo da mitigare i danni e valutare le zone a maggiore rischio, alla luce dei cambiamenti climatici in corso.
La costiera Amalfitana e la penisola Sorrentina sono da sempre zone a rischio, bisogna fare presto per rimediare. Ma ci sono anche cose buone come il meritato riconoscimento al Comune di Torri di Quartesolo da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile quale miglior comune del Veneto "per le azioni preventive contro il rischio idrogeologico". Tre anni fa, il Comune con una spesa di 25 mila euro, fece installare un sistema di monitoraggio per controllare le piene del fiume Tesina (nella foto il ponte sul Tesina), installando alcune stazioni di rilevamento posizionate nell'abitato di Torri, lungo i fiumi Astico, Bacchiglione, fino a Pedescala. In caso di piena, il sistema collegato ad un computer in Comune permette di intervenire con anticipo, calcolare l'entità del pericolo, ed agire di conseguenza. Il premio è un riconoscimento alla qualità del lavoro svolto dalla Giunta in difesa del proprio territorio.
In molti casi, la modifica dell'ambiente, in modo caotico, ha riflessi negativi sull'ambiente. Il bel paese continua a franare, allagare città , a travolgere treni, a mietere vittime. Ogni anno centinaia di tragedie sfiorate. L'uomo ha modificato la natura a suo piacimento, incurante delle elementari regole di prudenza. Il rischio è dovuto alla conformazione del territorio, ma anche e soprattutto, al taglio di alberi, sbancamenti, cementificazione di alvei e montagne, che hanno ridotto il Bel Paese, in uno stato di dissesto e tutti ne paghiamo le conseguenze. Secondo i dati della Protezione Civile, sono oltre 5.000 i comuni italiani a rischio frane. L'Ispra l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in un rapporto scientifico ha censito 470 mila frane in 50 anni, con una media di 4 vittime all'anno. I costi delle frane, alluvioni, soccorsi, bonifiche e ricostruzioni delle città devastate e delle infrastrutture, sono altissimi.
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Ringrazio , a nome mio e degli altri abitanti di Torri di Quartesolo villaggio Monte Santo che hanno avuto l? acqua in casa , il Signor Giancarlo Marchetto per le precisazioni riportate . Le nostre osservazioni e preoccupazioni sono state esternate al responsabile della nostra sicurezza senza per ora avere risposte . Cordialmente