Rischio idraulico, nuovi criteri per indennità servitù di allagamento
Martedi 22 Novembre 2011 alle 18:01 | 0 commenti
Maurizio Conte, Regione veneto - Un provvedimento di adeguamento dei criteri di determinazione delle indennità di servitù di allagamento per la realizzazione di interventi per la laminazione delle piene è stato approvato oggi dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte. L'assessore ha ricordato che, dopo l'alluvione dell'anno scorso, la Regione ha individuato, tra gli interventi di mitigazione del rischio, anche una serie di casse di espansione per garantire condizioni di sicurezza al territorio veneto.
Conseguentemente, si è posta la questione di trovare un accordo sulle indennità di servitù sulle aree agricole che saranno interessate dall'allagamento in caso di necessità .
"Si è inteso inserire già nella progettazione - ha spiegato Conte - una compensazione adeguata per quello che è il rischio di allagamento. L'obiettivo quindi non è quello di acquisire i terreni ma anticipare il rischio all'impresa. Insieme alle organizzazioni agricole di categoria, abbiamo vagliato i criteri di calcolo perché siano i più uniformi possibile nei confronti di tutti e non dar adito a contrattazioni singole che possono poi determinare qualche conflittualità ". I criteri individuati analizzeranno la servitù di allagamento a livello tecnico, tenendo conto anche della qualità dei terreni e delle produzione agricole, andando quindi a definire la quantificazione più adeguata per il risarcimento, nell'ambito della realizzazione dell'opera stessa, ai proprietari che dovranno collaborare all'accessibilità dei terreni.
Nel provvedimento - su cui dovrà dare il proprio parere la competente commissione consiliare - si specifica, inoltre, che l'indennità di servitù dovrà essere commisurata al valore di mercato del bene, dal momento che il riferimento al Valore Agricolo Medio è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.
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