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Rischio idraulico, nuovi criteri per indennità servitù di allagamento

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 22 Novembre 2011 alle 18:01 | 0 commenti

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Maurizio Conte, Regione veneto - Un provvedimento di adeguamento dei criteri di determinazione delle indennità di servitù di allagamento per la realizzazione di interventi per la laminazione delle piene è stato approvato oggi dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte. L'assessore ha ricordato che, dopo l'alluvione dell'anno scorso, la Regione ha individuato, tra gli interventi di mitigazione del rischio, anche una serie di casse di espansione per garantire condizioni di sicurezza al territorio veneto.

Conseguentemente, si è posta la questione di trovare un accordo sulle indennità di servitù sulle aree agricole che saranno interessate dall'allagamento in caso di necessità.
"Si è inteso inserire già nella progettazione - ha spiegato Conte - una compensazione adeguata per quello che è il rischio di allagamento. L'obiettivo quindi non è quello di acquisire i terreni ma anticipare il rischio all'impresa. Insieme alle organizzazioni agricole di categoria, abbiamo vagliato i criteri di calcolo perché siano i più uniformi possibile nei confronti di tutti e non dar adito a contrattazioni singole che possono poi determinare qualche conflittualità". I criteri individuati analizzeranno la servitù di allagamento a livello tecnico, tenendo conto anche della qualità dei terreni e delle produzione agricole, andando quindi a definire la quantificazione più adeguata per il risarcimento, nell'ambito della realizzazione dell'opera stessa, ai proprietari che dovranno collaborare all'accessibilità dei terreni.
Nel provvedimento - su cui dovrà dare il proprio parere la competente commissione consiliare - si specifica, inoltre, che l'indennità di servitù dovrà essere commisurata al valore di mercato del bene, dal momento che il riferimento al Valore Agricolo Medio è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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