Rimozioni simboli della protesta sindacale alla Filivivi ex Lanerossi: Rsu protesta, Prc solidale
Martedi 28 Agosto 2012 alle 16:06 | 0 commenti
Riceviamo da Federica Perin, RSU Filivivi, e pubblichiamo, segnalando anche la "provocazione" fatta da Prc FdS in un suo comunicato: «se i lavoratori rimetteranno al loro posto i simboli della protesta saremo al loro fianco, viene con noi Sindaco Colman e Assessore Donazzan?» e l'interrogazione del consigliere regionale Pietrangelo Pettenò.
Spett. redazione, quanto segue è un comunicato delle RSU FILIVIVI di Piovene Rocchette in seguito a nuovi accadimenti. Nella notte tra sabato e domenica, per la seconda volta, la Direzione FILIVIVI ha dato ordine di togliere ogni simbolo di protesta sindacale dalla recinzione dello Stabilimento di Piovene Rocchette, eliminando di fatto qualsiasi cosa indichi la situazione di esubero per 127 dipendenti.
Ha provveduto a far togliere arbitrariamente i grembiuli, le bandiere sindacali e gli striscioni che miravano a far conoscere all'esterno quello che i dipendenti e le loro famiglie stanno vivendo. Già qualche settimana fa la Direzione aveva "sequestrato" quei simboli e non erano nemmeno stati restituiti ai legittimi proprietari. La Direzione, nella persona del Dott. Massimo Lolli, aveva già minacciato le RSU di denunce - non ci è chiaro su quali basi - riguardo una seconda affissione, con l'invio inoltre delle forze dell'ordine. Nonostante le minacce avevamo provveduto a rimettere in parte quanto tolto.
Adesso i simboli non ci sono di nuovo più, sono nelle mani della Direzione, che al momento non par intenzionata nè a restituirli nè a concederci di rimetterli al loro posto, il Dott Lolli si trova all'estero e evita di darci risposte, se pur dall'estero il tempo per dar ordine di togliere tutto lo ha trovato.
Ebbene, la RSU FILIVIVI rende noto che non intende cedere poichè nulla ha da perdere, nemmeno una dignità tolta dal lavoro perduto e che continuerà a tentare di far risistemare il maltolto che rientra, a nostro avviso, nella sfera del sacrosanto diritto alla protesta che ciascun cittadino leso dovrebbe aver garantito dalla libertà della democrazia.
Nessun dott Lolli ha il diritto di dar ordine di sequestrare alcunchè che non gli appartenga.
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