Saldi per aziende alluvionate, Boschiero: ordinanza va corretta
Mercoledi 9 Novembre 2011 alle 15:40 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Le aziende spenderanno migliaia di euro in marche da bollo e per rifare le perizie tecniche. Erano più di quaranta le imprese danneggiate dall'alluvione del 1 novembre 2010, che ieri sera hanno partecipato all'incontro organizzato da Confcommercio Vicenza per illustrare le modalità di ottenimento del saldo dei rimborsi statali. Al tavolo dei relatori, oltre al vicedirettore della Confcommercio di Vicenza Ernesto Boschiero e al funzionario Ivana Parisi, erano presenti l'assessore del Comune di Vicenza Tommaso Ruggeri e due dirigenti dell'Amministrazione Comunale, Alessandra Pretto e Giovanna Pretto.
In platea tanti imprenditori alle prese con l'ultima ordinanza sui rimborsi, emessa nel luglio scorso dall'ex Commissario Straordinario Luca Zaia, che ha modificato procedure burocratiche e criteri per la richiesta dei contributi. Ed è proprio sulle tante complicazioni introdotte dall'ordinanza che si sono concentrate le domande e le proteste dei presenti nella sala convegni di Confcommercio Vicenza.
Molte aziende lamentano di dover spendere migliaia di euro in marche da bollo per presentare, in allegato alla domanda di rimborso, copie autenticate delle fatture acquisti di merce e beni danneggiati. "In effetti - spiega Ernesto Boschiero - l'unica opzione lasciata alle imprese alluvionate è tra il presentare le fatture in originale delle scorte e dei macchinari riacquistati o degli interventi eseguiti, oppure farne una copia autenticata, applicando su ciascuna la marca da bollo di 14,62 euro. Considerato però che gli originali delle fatture di norma vanno conservati ed esibiti in caso di verifica fiscale, diventa praticamente necessario per le aziende spendere un bel po' di soldi in marche da bollo che nessuno, di certo, rimborserà ".
Per chi, poi, ha subito danni oltre i 30mila euro e ha redatto, subito dopo l'alluvione, una perizia tecnica c'è ora la "beffa" di dover spendere ancora centinaia di euro per correggere la stessa perizia, secondo i nuovi criteri stabiliti dall'ordinanza a saldo. "Le aziende, in questo caso - continua il vicedirettore Confcommercio - lamentano anche la difficoltà di far coincidere le voci relative agli interventi effettivamente eseguiti con quelle indicate dal prezziario regionale, al quale l'ordinanza obbliga di riferirsi".
Difficile, soprattutto per aziende che vendono beni durevoli di alta gamma, "digerire" anche un'altra limitazione dell'ordinanza relativa al rimborso del magazzino: l'attuale
regola stabilisce che siano oggetto di contributo esclusivamente i prodotti acquistati nel 2010, quando invece, in specifici settori, non sempre gli articoli in vendita o le scorte sono così recenti.
Tutte problematiche, queste, sulle quali purtroppo il Comune può fare poco, se non attivarsi per segnalare al Commissario per l'alluvione Perla Stancari le difficoltà che stanno insorgendo nella richiesta dei rimborsi e cercare di illustrare al meglio, come avvenuto nel corso della serata, gli adempimenti necessari, nonché valutare caso per caso le situazioni di ciascuna azienda. "L'auspicio è che la proroga di un anno dello stato di emergenza richiesta dall'attuale Commissario venga al più presto confermata dal Governo - conclude il vicedirettore Ernesto Boschiero - e si proceda a correggere alcune palesi criticità dell'ordinanza. E' urgente ritornare sulla linea che era stata promessa dalle autorità competenti a pochi giorni dall'alluvione, vale a dire un reale alleggerimento della burocrazia. Per chi ha vissuto i drammatici eventi del 1. novembre 2010 e ne sta ancora a pagando, a più di un anno di distanza, le conseguenze, questo sarebbe un aiuto atteso e tangibile".
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