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Rigon motiva e documenta le critiche della Lega Nord al Piano degli interventi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 20:47 | 0 commenti

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Carlo Rigon, segretario Lega Nord- Liga Veneta sezione di Vicenza - Sull'attualissima questione del Piano degli Interventi (PI) riteniamo opportuno ritornare per smascherare l'ipocrisia di alcuni amministratori comunali che da ormai cinque anni ci hanno abituato a predicare bene, ma a razzolare male. Innanzitutto respingiamo al mittente le accuse del sindaco circa l'impreparazione dei nostri consiglieri comunali (nella fotoS.Agostino, dietro la chiesa parrocchiale)

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Se infatti fossero state sufficienti le 3 o 4 ore che Variati si era detto disponibile a concedere per approfondire i contenuti del maxi-emendamento Appoggi non si capisce perché la maggioranza d tali contenuti non sia riuscita a definirli con la dovuta chiarezza nei mesi di gestazione del PI.
Con l'intervento riportato dalla stampa venerdì il sindaco e l'assessore Lazzari non fanno altro che vendere fumo ai cittadini, illudendoli che lo scopo del PI sia quello di destinare ai più bisognosi una quota importante degli appartamenti sfitti (ma non è il PI lo strumento con cui si attua questo genere di politiche, ndr) e che il raddoppio delle aree a servizi si traduca in un incremento delle strutture al servizio di anziani e malati.
Niente di più falso! Come ammesso recentemente anche dalla stessa assessore Lazzari nelle aree F l'amministrazione ha inteso includere anche strutture di tipo ricettivo a favore dei nomadi. Dopo che la sola ipotesi di creazione di 5 microcampi prevista inizialmente nel PAT aveva sollevato le legittime perplessità dei vicentini, la giunta ha furbescamente pensato di includere nelle Zone Territoriali Omogenee F, anziché in quelle C più consone e soprattutto che richiedono una definizione precisa di funzioni e parametri edilizi di ciascuna di queste, la possibilità di realizzare "social housing" senza doverne chiarire né l'ubicazione specifica, né le caratteristiche dimensionali.
In pratica questa amministrazione si è tenuta mano libera per decidere dove ubicare, tra i 7 milioni di metri quadri delle aree F, gli insediamenti per i nomadi, con buona pace dei cittadini che si troveranno di fronte al fatto compiuto, ovvero alla realizzazione di tali insediamenti davanti casa propria, senza aver avuto la possibilità di esprimere il proprio parere.
Non è facile trovare all'interno di un ambito così vasto quali siano le aree individuate dall'amministrazione per questi scopi, però escludendo quelle palesemente legate ad altre funzioni (cimiteriali, viabilistiche e tecnologiche) e quelle relative a progetti urbanistici noti (accordi pubblico-privati, infrastrutture ferroviarie e di interscambio) abbiamo individuato alcune aree "sospette", tra cui le più significative sono quelle qui linkate.

Non possiamo certo affermare con certezza che siano queste e solo queste le aree in cui l'amministrazione ha previsto di insediare i nuovi nuclei riservati ai nomadi, ma d'altronde, come detto, è proprio per mascherare le proprie reali intenzioni che nella redazione del PI sono state compiute quelle scelte inusuali che da giorni denunciamo.
Va detto comunque che si tratta di scelte assolutamente legittime; ciò che amareggia è che il sindaco e la sua maggioranza non abbiano il coraggio di difendere apertamente il loro modello di "inclusione", il loro DNA politico-amministrativo, preoccupandosi invece di tenere nascoste ai propri concittadini le proprie reali intenzioni per mero calcolo elettoralistico, nel timore di vedere compromesso quel consenso di cui hanno bisogno per guadagnarsi la, per noi non auspicabile, riconferma.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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