Rigon e Sandoli, Lega Nord: il Pd gioca allo scarica barile su San Lazzaro
Venerdi 4 Febbraio 2011 alle 16:20 | 0 commenti
Carlo Rigon e Alessio Sandoli , Lega Nord - Apprendiamo dalla stampa della manifestazione contro il degrado organizzata dal PD in viale San Lazzaro e leggiamo stupiti le dichiarazioni farneticanti del suo segretario cittadino Peroni, che seguendo il fulgido esempio del sindaco Variati, riesce a scaricare ogni responsabilità sul governo e sulla regione per lo stato in cui versa la zona.
Sono passati due anni e mezzo di amministrazione targata PD e le dichiarazioni di tolleranza zero del duo Variati - Dalla Pozza è rimasta solo nei titoli di giornale ed in una blanda ordinanza antiprostituzione che è servita a smascherare esclusivamente gli inconfessabili vizi dei loro stessi assessori.
Per giustificare il fallimento della propria politica in materia di sicurezza, il PD cittadino gioca allo scarica barile sulla pelle dei cittadini di Vicenza accusando il governo. Vogliamo ricordare per l'ennesima volta, che il ministro Maroni ha emanato un decreto sicurezza che ha assegnato ai sindaci ampi poteri di intervento.
Comuni vicinissimi al nostro (vedi Montecchio, Rosà , Cittadella, Verona) stanno utilizzando questi strumenti in modo incisivo mentre a Vicenza si perde tempo con politiche di integrazione strampalate.
Quanti controlli ha fatto la polizia municipale, che ricordiamo risponde direttamente all'assessore Dalla Pozza, negli appartamenti della zona di San Lazzaro per verificare il rispetto degli standard abitativi? Perché non si vanno a colpire anche quei proprietari italiani che affittano le case alle prostitute della zona andando a lucrare su questo fenomeno? In altri comuni ci sono stati sequestri e confische di appartamenti utilizzati per l'esercizio della prostituzione, a Vicenza non è stato fatto nessun controllo. Per il Comune è più facile fare cassa multando le auto di sera in centro storico andando a bastonare sempre i soliti vicentini. Come Lega Nord, da tempo chiediamo una modifica più restrittiva del regolamento che fissa gli standard abitativi perché pensiamo che sia l'unico strumento per poter intervenire in modo serio ed efficace (si prenda esempio da Montecchio Maggiore in questo) in condomini in cui la convivenza tra cittadini italiani ed extracomunitari si fa sempre più difficile.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.