Riforma Fornero per dimissioni in bianco: i disagi di un cittadino allo sportello del CPI
Venerdi 19 Luglio 2013 alle 08:11 | 0 commenti
Riceviamo questa lettera da Daniele Giaretta e pubblichiamo
Egregio Direttore, ieri (18/07/2013) ho accompagnato la mia compagna presso il centro per l'impiego di Vicenza, gli effetti della riforma Fornero obbligano i dipendenti che rassegnano le dimissioni a recarsi presso i centri per l'impiego di competenza a spiegare mediante un apposito modulo quale siano le ragioni delle dimissioni per contrastare così la piaga delle "dimissioni in bianco", cioè le fantomatiche lettere di dimissioni già fatte firmare al momento dell'assunzione.
Ora lasciamo stare il fatto che se si telefona per avere informazioni una voce registrata ti informa che al telefono rispondo solamente dalle 08:15 alle 09:00 del mattino, lasciamo stare il fatto che hanno degli orari al pubblico utili solo per i pensionati e gli ereditieri (dati desumibili dal sito e comunque Orari al pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00) cosa che obbliga i comuni mortali a chiedere dei permessi/ferie per recarsi presso codesti uffici, Le rivolgo una semplice domanda... è possibile che in questo paese si pensi di contrastare il malcostume aggiungendo burocrazia ad altra burocrazia?
Mi spiego meglio, quando la mia compagna si è presentata allo sportello per evadere la pratica l'addetto/addetta non ha svolto nessuna indagine, alla domanda "posso scrivere sul modulo delle dimissioni motivi personali?" si è sentita rispondere un comodo "Lo sa Lei" senza che le venisse posta nessun'altra domanda per capire se le dimissioni fossero veramente spontanee o forzate... a questo punto mi chiedo che senso abbia far perdere del tempo ai cittadini per servizi di questo tipo.
Grato per l'attenzione concessami, porgo distinti saluti.
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