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Riforma Fornero per dimissioni in bianco: i disagi di un cittadino allo sportello del CPI

Di Citizen Writers Venerdi 19 Luglio 2013 alle 08:11 | 0 commenti

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Riceviamo questa lettera da Daniele Giaretta e pubblichiamo

Egregio Direttore, ieri (18/07/2013) ho accompagnato la mia compagna presso il centro per l'impiego di Vicenza, gli effetti della riforma Fornero obbligano i dipendenti che rassegnano le dimissioni a recarsi presso i centri per l'impiego di competenza a spiegare mediante un apposito modulo quale siano le ragioni delle dimissioni per contrastare così la piaga delle "dimissioni in bianco", cioè le fantomatiche lettere di dimissioni già fatte firmare al momento dell'assunzione.

Ora lasciamo stare il fatto che se si telefona per avere informazioni una voce registrata ti informa che al telefono rispondo solamente dalle 08:15 alle 09:00 del mattino, lasciamo stare il fatto che hanno degli orari al pubblico utili solo per i pensionati e gli ereditieri (dati desumibili dal sito e comunque Orari al pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00) cosa che obbliga i comuni mortali a chiedere dei permessi/ferie per recarsi presso codesti uffici, Le rivolgo una semplice domanda... è possibile che in questo paese si pensi di contrastare il malcostume aggiungendo burocrazia ad altra burocrazia?
Mi spiego meglio, quando la mia compagna si è presentata allo sportello per evadere la pratica l'addetto/addetta non ha svolto nessuna indagine, alla domanda "posso scrivere sul modulo delle dimissioni motivi personali?" si è sentita rispondere un comodo "Lo sa Lei" senza che le venisse posta nessun'altra domanda per capire se le dimissioni fossero veramente spontanee o forzate... a questo punto mi chiedo che senso abbia far perdere del tempo ai cittadini per servizi di questo tipo.
Grato per l'attenzione concessami, porgo distinti saluti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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