Quotidiano |

Rifondazione: non bastano i corsi, ci vuole una riforma del mercato del lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 27 Ottobre 2012 alle 19:16 | 0 commenti

ArticleImage

Irene Rui, Forum delle Donne di Rifondazione Comunista di Vicenza - La ricetta promossa da Apindustria di Vicenza, e fatta propria da Tomaso Ruggeri e Diego Marchioro, non risolve i problemi occupazionali degli over 35, anzi crea illusioni e sfruttamento della manodopera. I tirocini, le consulenze ai disoccupati, i corsi di formazione sono palliativi.

Da anni, infatti, si usa questa vecchia ricetta che ha lo scopo di reinserire gli espulsi dal mondo del lavoro, con scarsi risultati per coloro che hanno superato i 35 anni, soprattutto se donne, ma che di fatto servono a riempire le tasche di enti e fondazioni, che grazie a fondi sociali europei e regionali, propongono corsi per disoccupati e inoccupati.

Sono corsi che comunque servono, sia dal punto di vista di un aggiornamento, sia per apprendere nuove attività, ma poiché si prevede, giustamente, che una buona fetta delle ore siano fatte come stagisti presso una delle tante aziende che si mettono a disposizione, spesso servano ad uno sfruttamento di manodopera a bassissimo costo per non assumere nuovo personale, prova ne è che, una volta concluso il tirocinio, il più delle volte il tirocinante non è assunto, e se ha superato i 30-35 anni difficilmente entra in quei contratti aziendali appetibili alle stesse ditte.
Per risolvere la questione occupazionale, non sono sufficienti quindi i corsi, ma serve una riforma del mercato del lavoro che metta al centro il lavoro come diritto, e non come merito, che modifichi il marasma delle diverse tipologie contrattuali, che creano insicurezza, precariato, disoccupati ed esondati. Una riforma che riconosca il ruolo della donna come lavoratrice, garantendo non solo una retribuzione e posizione paritetica, ma anche i tempi necessari per gestire l'attività di cura e di mantenimento della famiglia, oltre ai tempi per sè. Una riforma che preveda versamenti contributivi e retribuzioni uniche senza distinzione di età e sesso, il cui contratto deve essere collettivo e non individuale o aziendale. Ciò significa rimettere in discussione le controriforme attuate fino ad oggi? Sì, poiché i diritti non vanno calpestati, ma garantiti.

Leggi tutti gli articoli su: Lavoro, Prc, Tommaso Ruggeri, Diego Marchioro, Fds, Irene Rui

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network