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Riflessioni di un lettore “grullo”: perché la grande stampa locale non parla di Fiom e Marzotto?

Di Pietro Rossi Venerdi 30 Ottobre 2015 alle 22:29 | 0 commenti

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Il grullo sono io, lo ammetto. Non sono un nativo digitale, ma internet e l'editoria web mi affascinano, ed infatti pure ci lavoro. Vi confesso però un segreto: io adoro la carta stampata. E mi piace pensare che molte persone che, per svariati motivi non accedono ancora alle notizie sul web, possano comunque usufruire di una "notizia" - non di un corsivo come questo - utile alla loro vita. Il fatto di essere un giornalista - tessera 072074 elenco professionisti - non c'entra assolutamente niente con le riflessioni che seguono, che non vogliono assolutamente essere "lezioni di giornalismo". Scrivo da semplice lettore.

E il fatto che il maggior quotidiano locale abbia, secondo il mio modesto parere, messo in ombra un paio di fatti estremamente importanti per il territorio vicentino mi ha molto colpito, perché sono un ingenuo. E da ingenuo dico che si è trattato di una semplice svista. Se invece fossi malizioso potrei arrivare a pensare a quella terribile frase "poteri forti" o "mano del padrone" che indirizza la penna.
La prima notizia riguarda la Cgil. Più precisamente, riguarda la Fiom Cgil, ma quella vicentina, anzi, esclusivamente quella vicentina a parte la presenza di prammatica del segretario regionale della stessa sigla. È una notizia che riguarda ben 35 mila metalmeccanici del nostro territorio. Beh, mica pochi. L'articolo è una spalla di taglio alto a pagina 7 del giornale di oggi (del più importante quotidiano vicentino) ed è titolato: "Contratti, la Fiom fa un referendum con tutti gli iscritti". Un articolo piccolino, di appena due colonnine, messo nella anonima sezione "Regione" a pagina 7. Il pezzo parla della riunione fatta il 29 ottobre dal direttivo della Fiom che ha organizzato gli eventi per chiamare a raccolta i metalmeccanici per esprime il loro giudizio, attraverso un voto aperto a tutti, anche i non iscritti, sulla piattaforma per il rinnovo contrattuale.
La stessa cosa che questa estate hanno fatto anche le altre due sigle sindacali "maggiori", Film (Cisl) e Uilm (Uil), in quanto le confederazioni non si sono messe d'accordo per arrivare a una piattaforma unitaria. Ognuno la sua, insomma, da presentare al tavolo della trattativa con Federmeccanica il prossimo 5 novembre. Il rinnovo della piattaforma unica non è mica una cosa da ridere, c'è di mezzo il salario, ci sono di mezzo le tutele dei lavoratori e la loro rappresentanza. Sulla questione, il maggior quotidiano locale ha dedicato alla Film-Uilm diversi articoli. Senza citarli tutti, i principali sono: "Cisl e Uil marciano compatte" , quattro colonne in cronaca il 29 settembre 2015 e "Metalmeccanici, sì al welfare proposto assieme da Cisl e Uil", altre quattro colonne il tre ottobre in economia.
Da lettore "grullo", ma interessato alla vicenda perché mi metto nei panni di un metalmeccanico, leggo il maggior quotidiano locale e penso - sbagliando - che la Fiom non faccia niente a Vicenza, perché è più facile che mi accorga della Film e della Uilm in cronaca ed economia piuttosto che di un articoletto sulla Fiom vicentina in Regione. Già, perché se me ne accorgessi leggerei che posso votare la piattaforma della Fiom pur non essendo iscritto al sindacato, mentre per votare le altre due piattaforme devo avere la tessera. E siccome al tavolo di contrattazione con Federmeccanica devono esserci tutti, quanto peserebbe il voto mio e di quelli come me? E con gli industriali che stanno mettendo in discussione tutta la piattaforma radicalmente, con quale forza è meglio dialogare? Ma senza entrare nel merito della questione, da lettore ingenuo penso che solo una semplice svista mi impedisca di mettere a confronto le idee di due diverse compagini sindacali.
Anche sul caso Marzotto mi metto nei panni del lettore ingenuo, anzi grullo, anzi... Ma non voglio esagerare e preferisco essere breve. Perché se la stampa nazionale dedica molto più della misera e invisibile colonnina a pagina 18, del maggiore quotidiano locale, sulla notizia della richiesta della Procura di Milano di condannare a un anno e quattro mesi Matteo e Diamante Marzotto per presunta evasione fiscale sulla vendita di Valentino Fashion Group al fondo Permira, a quel punto non c'è molto da aggiungere. Il titolo della colonnina è «"Condannate Marzotto" "Era estraneo e va assolto" ». Ma chi lo dice? Lo si capisce solo se si legge il piccolo pezzettino: la seconda frase è (ma guarda un po' te) dell'avvocato dei Marzotto. Da lettore "grullo", se per caso arrivassi a leggere l'articolo, capirei dal titolo che probabilmente si è trattato di un grandissimo equivoco. Altro che i titoli di tutta la stampa nazionale (Repubblica, Corriere, Sole 24 ore solo per citarne alcuni) che danno più o meno risalto alla notizia titolando semplicemente, per non lasciare nessuna ombra di dubbio, più o meno così: "Il PM chiede un anno e quattro mesi a Matteo Marzotto per evasione". Mah, sarà stata un'altra svista del più importante quotidiano locale? Preferisco non rispondere e se per caso vi chiedete come mai ho dedicato solo poche righe al caso Marzotto - presidente del Cuoa di Altavilla e della Fiera di Vicenza, nonché membro del Cda della Banca Popolare di Vicenza - la risposta è: vi considero meno "grulli" di me.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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