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Rifiuti: Regione controlla trasporto transfrontaliero, AIM e CiAl raccolgono capsule caffè

Di Edoardo Pepe Lunedi 24 Novembre 2014 alle 21:21 | 0 commenti

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AIM Ambiente lancia la raccolta differenziata delle capsule in alluminio del caffè ponendo Vicenza tra le prime ventidue città italiane ad aderire all’iniziativa promossa da Nespresso (sì quella dello spot con George Clooney...), in collaborazione con il CiAl. Nelle Riciclerie Nord ed Ovest di Vicenza verranno raccolte e smaltite le capsule e i contenitori usati, recuperando l’alluminio. La Regione Veneto, invece, ha rinnovato l'accordo con i Carabinieri per i controlli sul trasporto transfrontaliero dei rifiuti.

AIM

Anche a Vicenza da oggi è possibile riciclare le capsule usate del caffè Nespresso consegnandole presso due isole ecologiche di AIM Ambiente. In questo modo anche Vicenza, tra le prime 22 città a livello nazionale, entra a far parte di un processo virtuoso in grado di garantire la completa riciclabilità dell’alluminio e il compostaggio del caffè.

L’annuncio questa mattina presso la Ricicleria Ovest, alla presenza dell’Amministratore unico di AIM Ambiente Maria Menin, dell’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza, e di Giusi Carnimeo, responsabile raccolta differenziata CiAl. Nel corso della presentazione dell’iniziativa, l’Au Maria Menin ha ricordato che riciclare le capsule del caffè permette, non solo di recuperare l’alluminio per essere riutilizzato nei processi industriali con un enorme risparmio di energia, ma anche di impiegare il compost prodotto con la polvere di caffè per concimare campi per la produzione di riso da destinare ai progetti di solidarietà della Fondazione Banco Alimentare.

L’assessore Dalla Pozza, oltre che sottolineare quest’ultimo valore etico contenuto nell’iniziativa, ha ricordato la grande maturità dei cittadini del capoluogo che già da tempo chiedevano, nei vari incontri, come fare per smaltire le capsule del caffè, a conferma che la sensibilità ecologica è ormai orientata anche verso le micro aree del riciclo, dopo aver dato ottimi risultati, a livello regionale e nazionale, nei grandi comparti in cui si articola la raccolta differenziata, come la plastica, il vetro, la carta e altri materiali.

A Vicenza, quindi, con il coordinamento del Consorzio CiAl (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio) che sta diffondendo analoghi servizi e sensibilizzando il territorio nazionale sul tema; e con la collaborazione di AIM Ambiente, Nespresso si prende carico di trasferire le capsule conferite dai privati cittadini nelle riciclerie Nord (in via de Faveri, lungo la statale Postumia) e Ovest (in via Fornaci, zona Mercato Nuovo) in un impianto dedicato per il processo di separazione tra l’alluminio dell’involucro e il caffè contenuto all’interno.

Con il progetto Ecoloboration, già attivo in 22 città italiane, Nespresso ha adottato da tempo una politica ambientale di piena responsabilità rispetto allo smaltimento finale delle capsule e ha previsto obiettivi di recupero e riciclo per ognuno dei Paesi in cui è presente.

Si tratta di un modello unico per la raccolta, il riciclo e il recupero di capsule per caffè, progettato sulla base di un sistema specifico per ognuna delle fasi di gestione: dalla raccolta, al trasporto, al trattamento delle due frazioni che compongono la capsula, alluminio e residui di caffè, e al loro riciclo.

Ad oggi, nel nostro Paese, sono 35 i punti di raccolta delle capsule, distribuiti in 22 città italiane. Si tratta di un sistema capillare che offre ai clienti Nespresso la possibilità di partecipare ad un grande progetto di tutela ambientale in grado di garantire il recupero di risorse importanti, altrimenti destinate allo smaltimento in discarica.

A quasi 3 anni dall’avvio del progetto, i risultati raggiunti sono più che positivi: nel 2013, sono state raccolte e avviate a riciclo quasi 3.000 quintali di capsule usate. L’obiettivo per il 2014 è quello di un incremento di almeno il 30% delle quantità gestite nell’anno precedente

 

Consorzio CiAl

A Vicenza parte il servizio di ritiro delle capsule del caffè in alluminio che dopo il consumo possono essere avviate a riciclo. I cittadini di Vicenza, a partire da oggi, potranno consegnare le capsule usate del caffè Nespresso presso due isole ecologiche della città gestite dalla società Valore Ambiente Srl, dando inizio così ad un processo virtuoso in grado di garantire la completa riciclabilità dell’alluminio e il compostaggio del caffè. Il ruolo e il contributo del cittadino che acquista il caffè Nespresso diventa quindi fondamentale – nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di impegno sociale promossi dall’azienda – per produrre benefici in termini ambientali, economici e sociali. Riciclare le capsule del caffè permette, infatti, non solo di recuperare l’alluminio per essere riutilizzato nei processi industriale con un enorme risparmio di energia, ma anche di impiegare il compost prodotto con la polvere di caffè per concimare campi per la produzione di riso da destinare ai progetti caritatevoli della Fondazione Banco Alimentare. A Vicenza, con il coordinamento del Consorzio CiAl (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio) e la collaborazione di Valore Ambiente Srl, società deputata alla gestione dei rifuti urbani, Nespresso si prende carico di trasferire le capsule raccolte presso un impianto dedicato per il processo di separazione tra l’alluminio dell’involucro e il caffè contenuto all’interno. Con il progetto Ecoloboration, già attivo in 22 città italiane, Nespresso ha adottato da tempo una politica ambientale di piena responsabilità rispetto allo smaltimento finale delle capsule e ha previsto obiettivi di recupero e riciclo per ognuno dei Paesi in cui è presente. Si tratta di un modello unico per la raccolta, il riciclo e il recupero di capsule per caffè, progettato sulla base di un sistema specifico per ognuna delle fasi di gestione: dalla raccolta, al trasporto, al trattamento delle due frazioni che compongono la capsula, alluminio e residui di caffè, e al loro riciclo. Ad oggi, nel nostro Paese, sono 35 i punti di raccolta delle capsule, distribuiti in 22 città italiane. Si tratta di un sistema capillare che offre ai clienti Nespresso la possibilità di partecipare ad un grande progetto di tutela ambientale in grado di garantire il recupero di risorse importanti, altrimenti destinate allo smaltimento in discarica. A quasi 3 anni dall’avvio del progetto, i risultati raggiunti sono più che positivi. Nel 2013, 299.000 kg di capsule usate sono state raccolte e avviate a riciclo. L’obiettivo per il 2014 è quello di un incremento di almeno il 30% delle quantità gestite nell’anno precedente. Questi gli indirizzi dei 2 punti di raccolta attivati a Vicenza: Ricicleria Nord in via Silvio de Faveri Ricicleria Ovest in via delle Fornaci.

 

Regione Veneto

La Regione e il Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente continueranno la collaborazione per migliorare l’efficacia e l’efficienza complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in materia di tutela ambientale, con particolare riferimento al trasporto transfrontaliero dei rifiuti. Il relativo protocollo d’intesa è stato siglato a Palazzo Balbi a Venezia dall’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, dal Magg. Massimiliano Corsano per il Comando del Gruppo Tutela per l’Ambiente di Milano e dal direttore generale dell’ARPAV Carlo Emanuele Pepe. .

Le regole comunitarie prevedono adempimenti precisi, nel caso di movimentazione di rifiuti che è soggetta, tra l’altro, a notifiche preliminari. La normativa nazionale stabilisce che le autorità tenute ad effettuare i controlli siano le Regioni e le Province autonome mentre il personale del Comando Carabinieri Tutela Ambiente è autorizzato ad effettuare ispezioni e verifiche. Nel Veneto la raccolta dei dati sulla gestione dei rifiuti nel suo complesso, comprendendo anche il trasporto transfrontaliero, è affidata all’ARPAV.

Per attuare in modo coordinato e organico un maggior controllo sulle aziende che operano nel settore dei trasporti transfrontalieri di rifiuti ed attuare nel contempo un monitoraggio generale della gestione dei rifiuti speciali, è stata quindi rinnovata questa intesa triennale con cui  vengono fissati i termini della collaborazione tra la Regione, insieme all’ARPAV, e il Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, anche in funzione della definizione di procedure comuni e condivise in tema di accertamento delle violazioni e di ottimizzazione del sistema di controllo per contrastare i crimini ambientali nell’ambito del territorio regionale. Inoltre, sarà utile anche sul piano della prevenzione di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

“L’obiettivo comune – ha sottolineato l’assessore Conte – è di conseguire la massima incisività in questa impegnativa attività a tutela dell’ambiente grazie alla stretta sinergia tra le professionalità del personale dell’istituzione regionale e dei Carabinieri”.

 


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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