Rifiuti dalla Campania, Conte conferma "no" del Veneto
Lunedi 8 Agosto 2011 alle 17:58 | 0 commenti
Maurizio Conte, Regione Veneto - "Solo un preciso accordo interregionale può derogare al principio di autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti urbani, come rigidamente previsto dall'art 182 del codice dell'ambiente. E per quanto ci riguarda il Veneto non intende accogliere rifiuti urbani dalla Campania".
Lo ha ribadito l'assessore regionale all'ambiente Maurizio Conte, facendo propria la posizione confermata dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Vasco Errani, che ha inviato in proposito una nota inviata al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo confermando la posizione delle Regioni sull'argomento, dopo l'ordinanza del Consiglio di Stato, che ha sospeso gli effetti della sentenza del TAR Lazio che sancisce il divieto di smaltimento al di fuori del territorio regionale dei rifiuti urbani sottoposti al procedimento di tritovagliatura. "La nota di Errani - ha sottolineato Conte - evidenzia come il considerare il rifiuto urbano trito vagliato alla stregua di un rifiuto speciale rischia di esporre altri territori ai medesimi abusi che hanno determinato la contaminazione di vaste aree della Campania con i rifiuti speciali. La posizione del presidente della conferenza delle Regioni coincide perfettamente con quella assunta da tempo dal Veneto. Spetta ad ogni singola Regione pianificare la gestione dei rifiuti urbani in modo da realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi; da permettere lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione in ottemperanza al Principio di Prossimità ; utilizzare i metodi e le tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica".
"E' per questi motivi che solo ogni singola Regione - ha concluso Conte - è in grado di valutare la possibilità o meno di ingresso di rifiuti prodotti in altre Regioni, sulla base dello stato di attuazione della propria pianificazione".
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