Rifiuti alla tedesca
Lunedi 12 Dicembre 2011 alle 22:01 | 0 commenti
Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo
In Germania, ogni paese, ogni città , aveva la propria discarica, in totale circa 50 mila; ridotte a 2 mila, negli anni 90. Oggi, sono appena 150 discariche per i rifiuti urbani, ma anche queste saranno chiuse entro il 2012. Uno straordinario esempio di civismo da parte dei tedeschi, una lezione non trascurabile per noi italici, lontani da tutte le medie europee.
In Germania la gestione dei rifiuti è basata su alcuni principi tecnici precisi, e condivisi: riduzione, recupero, rimozione, riuso 4 R. La riduzione responsabile, porta ad una diminuzione dell'immondizia destinata alle discariche. Anche l'industria ha responsabilità , chi produce deve progettare in modo da ridurre al minimo la formazione di scarti, i materiali impiegati devono essere trasformabili e riusati, reintroducendo la cauzione sul vuoto a rendere per le bottiglie di vetro. Non si può sempre dipendere dalla scelta delle coscienze ecologiche di ciascuno di noi.
Il senso civico, la convinzione che la cosa pubblica è interesse di tutti, unita alle capacità gestionali delle aziende pubbliche e private, hanno fatto sì che il governo tedesco prevede di chiudere i siti di smaltimento, grazie agli ottimi risultati raggiunti nella raccolta differenziata.
Il riciclaggio e gli inceneritori sono i punti positivi dello smaltimento dei rifiuti. Con le nuove tecnologie le emissioni di polveri sottili, diossina, gas inquinanti, sono ridotte a valori bassi, con conseguente riduzione dei gas serra scesi a 30 milioni annui di tonnellate di CO2.
Il recupero dei rifiuti ha toccato il 70% del totale, per gli imballaggi il riciclaggio tocca l'80%, il peso dei rifiuti riciclati per ogni abitante è di 4 tonnellate l'anno. L'economia tedesca del settore cresce, la lavorazione dei rifiuti impiega oltre 250 mila persone con un fatturato annuo di 50 miliardi di euro. Da noi, invece, dilaga il malaffare, il malcostume, il malgoverno, la diseducazione e l'irresponsabilità di molti, troppi cittadini.
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