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Riduzione CO2 della plastica: accordo Ministero Ambiente-Regione

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 21 Gennaio 2013 alle 14:20 | 0 commenti

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Regione Veneto - Attivare un circolo virtuoso per ridurre l'impatto sull'ambiente della plastica. Questo l'obiettivo del progetto"Nuova vita al PET", definito dal protocollo d'intesa tra Ministero dell'Ambiente, Regione del Veneto e Acqua Minerale San Benedetto Spa, che prevede la promozione di progetti comuni finalizzati all'analisi, riduzione e neutralizzazione dell'impatto sul clima del settore delle acque minerali e bevande analcoliche. L'accordo è stato sottoscritto oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal Ministro Corrado Clini, dal Presidente della Regione e dal Presidente di San Benedetto Enrico Zoppas.

L'obiettivo del progetto è calcolare il risparmio di CO2 che si otterrà incoraggiando nuove abitudini di consumo volte al recupero delle bottiglie in plastica direttamente nei punti vendita, attraverso la realizzazione di un circolo virtuoso che coinvolga consumatore, distributore, produttore e azienda del riciclo, facilitando la raccolta ed il riutilizzo del materiale.
"L'importanza di questo progetto - spiega il Ministro Clini - è il coinvolgimento di tutta la filiera ed in particolare del consumatore, chiamato ad un comportamento responsabile e sensibile all'impatto sull'ambiente di tutto il ciclo di vita di un prodotto. La collaborazione con San Benedetto e la Regione del Veneto rientra nel quadro del programma nazionale del ministero per il calcolo dell'impronta ambientale dei processi produttivi e dei prodotti, che oggi coinvolge più di 70 imprese italiane in diversi settori produttivi. L'obiettivo è fare della qualità ambientale un elemento di competitività".
"La Regione - sottolinea da parte sua il Presidente veneto - promuove iniziative in diversi settori industriali veneti con lo scopo di quantificare le emissioni di gas serra e contenere la loro produzione, anche attraverso accordi volontari che incentivino l'utilizzo di pratiche efficaci di gestione delle emissioni di questi gas generate lungo le filiere produttive. In generale le politiche ambientali della Regione stanno puntando con convinzione sulla "green economy", cioè un modello di sviluppo che si concentra sulla creazione di posti di lavoro, la promozione della crescita economica sostenibile, la prevenzione dell'inquinamento ambientale e del riscaldamento globale mediante un uso efficiente ed intelligente delle risorse a disposizione. Il progetto della San Benedetto va in questa direzione".
"Si tratta di un altro tassello della nostra politica ambientale - commenta il presidente del Gruppo, comm. Zoppas - la quale ha orientato verso l'ecosostenibilità tutti i nostri sforzi tecnologici e tutta l'attività di prodotto e di processo. Il nostro è un approccio sistemico, scientifico e strutturato, che si propone come "focus" quello di ridurre le proprie emissioni in tutto il ciclo produttivo fino a neutralizzarle del tutto. Un processo dal grande valore sociale, che stimola anche il protagonismo del consumatore il quale ha possibilità di tradurre un gesto quotidiano, come quello del bere, in un gesto più responsabile che può contribuire fattivamente a un ambiente più pulito ed ad un futuro migliore per noi e per i nostri figli".
Nell'ambito di un accordo quadro con il Ministero dell'Ambiente, già nel 2010 la San Benedetto aveva avviato il progetto "Easy" che ha previsto la commercializzazione della prima bottiglia, a livello nazionale, di acqua minerale in PET da l Litro ad emissioni di C02 interamente compensate. L'azienda ha quindi proposto l'avvio di progetti per ridurre il peso delle bottiglie utilizzando meno PET e per promuovere il loro riciclo presso la Grande Distribuzione Organizzata e i consumatori, mediante il coinvolgimento degli enti locali e con il concreto sostegno della Regione.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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