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Riadh Zaghdane, rappresentante PCOT in Italia, dà sua versione su elezioni tunisine

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 4 Novembre 2011 alle 23:42 | 0 commenti

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Riceviamo da Germano Raniero un documento del Partito Comunista Operaio Tunisino (Pcot) e lo pubblichiamo per un contributo alla conoscenza, sia pure di parte
L'organo superiore indipendente per le elezioni (ISIE) ha reso pubblici la sera del 27 Ottobre 2011 i risultati preliminari e provvisori delle elezioni dell'Assemblea Costituente. Il Movimento Nahdha è risultato primo, seguito rispettivamente dal Congresso per la Repubblica (CPR), il Forum Democratico del Lavoro e libertà (FDTL), la Petizione popolare per la libertà, giustizia e sviluppo, quindi il Partito Comunista Operaio Tunisino (PCOT), che ha guadagnato solo tre seggi a Sfax, Kairouan e Siliana.

Il PCOT ha ben notato che queste elezioni, le prime dopo la rivoluzione, erano pluraliste, aperte a tutti i partiti e tutte le tendenze ideologiche e politiche. Ma nulla impedisce di evidenziare le irregolarità che hanno guastato il gusto della verità, lontano dal gergo dell'era Ben Ali, che eccelle in lodi e oscura la verità alla gente.
1. Secondo le cifre ufficiali del ISIE, l'affluenza non ha superato il 48,9%, il che significa che la maggioranza degli elettori (3.867.197 elettori su 7.569.824) non ha partecipato al voto contrariamente a quello che stato diffuso dalla stampa e dalla tv nazionale ed estera . Tuttavia, bisogna interrogarsi ed esaminare le cause della bassa affluenza alle urne, soprattutto in considerazione della situazione politica generale e sociale in cui la votazione ha avuto luogo.
2. Il denaro ha giocato un ruolo sporco e pericoloso in queste elezioni, per la "pubblicità politica" che non è sfuggita a nessuno, per la corruzione su vasta scala sotto forma di "regali" agli elettori e "servizi sociali e di beneficenza", atti compiuti fino al giorno delle elezioni sotto gli occhi dell'ISIE che si è rivelata impotente.
3. Tutti i mezzi di comunicazione, ancora sotto il controllo degli agenti del vecchio regime, hanno favorito alcune forze politiche rispetto ad altre e hanno impedito all'opinione pubblica di comprendere tutte le questioni in gioco in queste elezioni dell'Assemblea Costituente. Essi, quindi, hanno privilegiato le tematiche secondarie creando confusione intorno a questioni di fede religiosa.
4. La religione è stata gravemente sfruttata nelle moschee e in pubblico in queste elezioni. Per esempio, molti sermoni del Venerdì 21 ottobre, due giorni prima delle elezioni, chiamano implicitamente o esplicitamente a votare per alcuni partiti contro gli altri con il pretesto che rappresentino loro la religione o perché i loro membri sono praticanti, le stesse pratiche che ci fanno ricordare l'era Ben Ali.
5. L'uso della religione è andato di pari passo con le basse campagne diffamatorie contro le forze rivoluzionarie e democratiche come il nostro partito. Orchestrata da forze reazionarie e contro-rivoluzionarie con l'obiettivo di allontanare l'attenzione della gente dai veri problemi politici, economici, sociali e culturali come la sua divisione in base a criteri religiosi.
6. Diverse e molte irregolarità ci sono state il giorno delle elezioni, anche da parte dei membri dei seggi elettorali. Auto e bus privati sono stati utilizzati per portare gli elettori, in particolare coloro che non si sono volontariamente iscritti. La campagna elettorale è proseguita fino al giorno degli scrutini. Davanti e dentro i seggi elettorali per invogliare la gente a votare determinate liste sono state offerti persino cibi e bevande, cosa inaudita! Tutte queste irregolarità sono state segnalate per tempo agli organi di controllo da parte dei relatori indipendenti ed osservatori. Queste violazioni dei principi fondamentali di queste elezioni democratiche hanno rovinato la loro onestà e trasparenza. Esse hanno influenzato, in un modo o nell'altro, i risultati delle elezioni. I tentativi di minimizzare la loro importanza da parte dell'ISIE rivela la sua incapacità di contrastarle.
7. I numerosi rapporti negativi sulla trasparenza e i molteplici ricorsi presentati all'autorità di controllo e alla magistratura sono la vera ragione dei continui rinvii della proclamazione dei risultati, inoltre testimoniano la gravità della situazione ed indicano la mancata trasparenza delle elezioni. Siamo certi che i giorni a venire ci riveleranno le vere cause dei molteplici rapporti dell'ISIE.
8. Il PCOT che ha partecipato a queste elezioni, è stato il primo a chiedere l'elezione di un'assemblea costituente così da rompere il regime tirannico durato decine di anni. Ha fatto una campagna elettorale in Tunisia e all'estero eticamente, finanziariamente e politicamente pulita. Si è concentrato sulle proposte e sui programmi, facendo affidamento soltanto sulla volontà e l'impegno dei suoi attivisti e militanti, affrontando anche una grande campagna diffamatoria e soffrendo un blocco mediatico. I risultati ottenuti dal PCOT sono bassi, non riflettono il suo coinvolgimento, le sue radici, la sua storia e il suo ruolo di avanguardia militante nella rivoluzione contro la dittatura.
Anche se questi risultati sono legati al clima generale di cui sopra, ciò non toglie che il comitato nazionale del partito nei prossimi giorni deve valutare e analizzare le nostre responsabilità.
9. Oltre a questi risultati, il PCOT continuerà a lottare instancabilmente a fianco dei lavoratori e delle classi popolari, per la realizzazione degli obiettivi della rivoluzione e la creazione di un effettivo cambiamento democratico, patriottico e popolare.
Durante questa campagna, il PCOT ha conquistato molti sostenitori. Convinti dal suo programma, delle sue posizioni, della sua credibilità e dei suoi principi, essi costituiscono il fondamento solido di un nuovo inizio per raccogliere le sfide future.
In questa occasione,
-il PCOT vuole onorare tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dato i loro voti, assicurando che i loro rappresentanti nell'Assemblea Costituente ferocemente difenderanno la missione per cui sono stati eletti.
-il PCOT vuole ringraziare vivamente le compagne e i compagni che condividono i suoi ideali e le sue lotte per l'emancipazione della classe operaia e che lo hanno appoggiato in questa campagna elettorale

Il Rappresentante PCOT in Italia
Riadh Zaghdane


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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