Rete Civica: serve un supplemento di partecipazione
Venerdi 20 Aprile 2012 alle 22:30 | 0 commenti
Benedetto Zaccaria, Coordinatore provinciale Rete Civica Vicentina - Sorprende osservare in questi giornate d'impazzimento politico la reazione dei partiti e dei loro esponenti a fronte del terremoto che ha investito la Lega Nord, ma non solo, per una gestione del denaro pubblico a dir poco indecente da parte di alcuni partiti. Una reazione molto scomposta e a volte fatta di chi sa di avere la coda di paglia. Oggi i partiti nella forma più classica non godono più di alcun consenso nell'opinione pubblica (si parla di un 5-6%), Nonostante tutto, però continuano a ergersi come paladini di un'etica che neanche conoscono, ma, soprattutto, non esercitano.
Chi in questa situazione può fare la morale a chi? Ed ecco allora che qualcuno come L'UDC tenta di fondare un nuovo partito, come se bastasse cambiare nome per rinnovare la politica: bisogna cambiare il personale umano che da trent'anni sta attaccato alle poltrone. O come il segretario del PD provinciale che dalle colonne del Giornale di Vicenza rilancia la necessità di stabilire un nuovo percorso di cui il PD si farà motore, con le liste civiche per "ascoltare la società ". Vuol dire che la loro azione politica fino ad ora non ha saputo ascoltare la società , ne è stata lontana. Comunque le liste civiche sapranno scegliere con chi allearsi verificando le persone e i programmi, non hanno bisogno di una balia che le accompagni. Da parte del PDL invece c'è l'interessante richiesta del segretario della Giovane Italia che propone un codice etico all'interno del partito. Potrebbe essere un passo in avanti per cercare di moralizzare finalmente questi partiti e che la proposta venga dai giovani è ancor più positiva. Giovani che forse dovrebbero essere più ascoltati dagli adulti. Quasi tutti i partiti in queste ore terrorizzati dalla perdita del consenso, agitano lo spettro della pericolosità dell'antipolitica, con una cecità a dir poco impressionante. I partiti, nel loro perseverare nel distacco dalla realtà , nell'attaccamento al denaro e al potere, sono i primi sostenitori dell'ondata di sdegno che imperversa il paese e pertanto nel anche nel fomentare l'antipolitica.
La Rete Civica Vicentina da sempre si è fatta promotrice di un'azione politica con metodo diverso, promuovendo e attuando comportamenti politici fatti di trasparenza, etica e idee di buona politica.
La Rete Civica Vicentina non sì è mail accodata alla moltitudine di persone che si esercitano nello sport nazionale dell'antipolitica. La politica è necessaria perché senza di essa non c'è la democrazia. Affermiamo la necessità che i cittadini comincino a provare a essere protagonisti di un cambiamento non più procrastinabile, ad avere uno scatto d'orgoglio e la volontà di riprendersi in mano il proprio destino, altrimenti di là della giustissima indignazione, saranno solo complici di questo sfascio morale e politico.
La politica, l'essere parte della costruzione del bene comune però comporta fatica: è più semplice dire. "non vado più a votare".
La tentazione del non voto è molto ampia ma è proprio in questo momento che serve un supplemento di partecipazione. L'impegno deve essere quello, dalle prossime imminenti elezioni amministrative di contribuire, partecipare, approfondire la conoscenza e sostenere le realtà delle liste civiche che in molti comuni sono presenti e soprattutto a non votare nessuno che appartenga ai soliti partiti per dare un segnale forte della volontà di cambiamento. Altrimenti l'assenteismo servirà solamente a perpetuare la mala-politica.
Soprattutto a non votare chi, vergognandosi della propria appartenenza partitica, si rifà una verginità mascherandosi sotto l'egida della Lista Civica .
Non serve non dare il proprio voto ma serve darlo al nuovo.
Come Civici chiediamo inoltre, a chi si propone come candidato, di dotarsi e firmare una carta etica che lo impegni ad assumere con responsabilità i principi in esso contenuta.
Una carta etica che rimarchi alcuni valori, di fare una politica senza previlegi, il rifiuto della politica come professione, l'uso del potere a fini privati, l'accumulo delle cariche e i mandati illimitati.
La riduzione degli emolumenti dei politici, perché la politica sia fatta da cittadini al servizio dei cittadini. Il civismo è una visione della vita politica alternativa al sistema dei partiti che si propone di unire gli abitanti di una collettività intorno ai valori positivi della vita associata, aggregando individui che, provenienti da diversi ambiti sociali, collaborano per raggiungere un obiettivo comune legato alla tutela e alla gestione dei beni appartenenti alla stessa comunità .
Il passaggio fondamentale è quello che definisce la vera sostanza del civismo "una visione della vita politica alternativa al sistema dei partiti".
Persone e liste che propongono e credono in questi valori sono già presenti nelle nostre comunità , bisogna solo fare operazione di conoscenza e sostenerli con il proprio voto.
Le liste civiche presenti nel territorio della Provincia di Vicenza aderenti alla RETE CIVICA VICENTINA da anni si riconoscono in questi principi, riportati nella loro CARTA ETICA che le Civiche vicentine si sono date non solo formalmente, ma che attuano seriamente come impegno.
Sta ora alla gente capire dove stia il civismo reale e dove stia quello fittizio, dove ci siano persone che mettono la propria faccia per esprimere i loro ideali e un vero servizio alla comunità e dove invece ci siano persone mascherate, magari nemmeno tanto bene.
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