Restauro di Palazzo Chiericati, il Comune chiede contributi europei per l'intero complesso
Giovedi 9 Dicembre 2010 alle 17:36 | non commentabile
Comune di Vicenza - Restauro di Palazzo Chiericati, concluso il progetto definitivo per l'ala novecentesca, il Comune chiede contributi europei per l'intero complesso
E' stato approvato il progetto definitivo per il restauro dell'ala novecentesca di Palazzo Chiericati. In questo modo il Comune di Vicenza potrà partecipare al bando regionale per ottenere contributi europei dedicati ad interventi in edifici museali e la cui scadenza è fissata al 15 dicembre (guarda qui il video della conferenza).
"Il primo intervento di restauro ha interessato l'ala monumentale palladiana, tutt'ora in corso e in fase avanzata per una spesa di 3 milioni 700 mila euro circa - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto -; poi procederemo con l'ala ottocentesca per un investimento di 2,3 milioni di euro e infine l'ala novecentesca per un importo pari a 2,2 milioni di euro. Parteciperemo quindi al bando regionale e chiederemo un finanziamento per 4 milioni e mezzo di euro utili ad integrare le spese dell'intero complesso e che comunque potrà coprire fino al 70% dell'importo complessivo. In ogni caso la quota rimanente, pari a 1 milione 350 mila euro, verrà integrata con il provvidenziale finanziamento della Fondazione Cariverona, già concesso, a copertura finanziaria del 30% a carico all'amministrazione comunale. Ci auguriamo - ricorda l'assessore - di concludere il cantiere entro il 2013."
Il progetto per l'ala novecentesca, che avrà un ruolo determinante perché fungerà da ingresso all'intero complesso e consentirà di migliorare l'accessibilità perché priva di barriere architettoniche. Si trova in una posizione intermedia tra il palazzo e gli edifici ottocenteschi e avrà una nuova copertura con struttura di legno lamellare per l'alleggerimento dei carichi. Oltre a contenere le opere già nella pinacoteca, il salone al primo piano dell'ala novecentesca conterrà le pale d'altare provenienti dalla chiesa di S. Bartolomeo del convento di San Bortolo. Inoltre prevede apposite aree per attività didattiche e laboratoriali.