Resistenza fiscale: autobus di "evasori" verso l'Austria
Mercoledi 14 Settembre 2011 alle 16:20 | 1 commenti
Pnv, Veneto Stato - Dopo il monumento all'imprenditore, Veneto Stato organizza gite fiscali oltre confine con tanto di corriere "in fuga dall'inferno fiscale". "Venerdì 23 partiranno delle corriere piene di risparmiatori veneti verso l'Austria" afferma convinto Lodovico Pizzati, segretario di Veneto Stato. "Abbiamo due punti di ritrovo, delle corriere partiranno dal veneto occidentale verso Innsbruck, delle altre partiranno dal veneto orientale verso Klagenfurt".
La notizia segue lo scontro infuocato di martedì mattina andato in onda su Canale Italia tra l'ex-parlamentare DC, Settimo Gottardo, e l'indipendentista vicentino. Già conosciuto per il provocatorio monumento "all'imprenditore" presentato nella Arzignano delle maxi-evasioni, Pizzati ha sbottato in diretta con una dichiarazione shock. Alla domanda della conduttrice Giuliana Lucca di rassicurare i risparmiatori con dei consigli d'investimento, Pizzati invita invece a disinvestire sui titoli di stato italiani e di portare i propri averi all'estero come gesto di resistenza fiscale. Pronta la risposta indignata di Gottardo che ha definito criminale tale atteggiamento, e ha accusato Pizzati, economista di professione, di coerenza perversa ai fini di destabilizzare lo stato italiano.
Il leader di Veneto Stato anche oggi non indietreggia dalla posizione di martedì mattina in diretta. "L'unione Europea tutela il libero scambio di merci, lavoro e capitale. Come i rumeni possono venire a lavorare qua, così noi possiamo portare i nostri risparmi in Austria. Vediamo di usare questa UE a nostro favore, per una volta." Sul numero di adesioni alla carovana indipendentista, Pizzati non precisa, ma insiste che la partecipazione è in aumento sul sito web di partito.
Venerdì 10 la Questura di Vicenza aveva ordinato alle forze dell'ordine di impedire ai manifestanti di Veneto Stato di posare il monumento "all'imprenditore" in centro ad Arzignano.
Non essendoci la dogana tra Italia e Austria rimane da vedere come le forze dell'ordine impediranno la fuga di capitali all'estero. "E' anche un gesto simbolico per dimostrare a Gottardo che nell'Europa del ventunesimo secolo è legale portare in Europa i propri risparmi alla luce del sole."
Legalità del gesto a parte, rimane la questione morale sulla strumentalizzazione del panico di fronte ad una crisi nazionale. "I parlamentari austriaci guadagnano la metà di quelli italiani. Quella è una classe dirigente seria" stringe Pizzati. "Quando i politici italiani si dimezzeranno lo stipendio, allora ne riparleremo."
Per questa iniziativa shock Pizzati è stato invitato questo Venerdì 16 Settembre alla trasmissione di Rai Tre "Cominciamo Bene", condotta da Alessandro Scalco.
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Queo che vedo nei veneti de ancò l'è quel che definiria "sindrome de stocolma"; seitàr a starghe drio a un stato falìo e smarso da cào a piè, o seitàr a metarse a novanta dai "padani" spetando un federalismo che no rivarà M A I,... entrambe le robe cantando l'ino de mameli o st'altre pajasade de pontida.
Son pì che sicuro che Veneto Stato el sia l'unica speransa.
Par ci no ghe crede, rispeto la so opinion, però che dopo nol se lamenti se i so fioi i patirà la fame, o l'emigrasion.
Ognun l'è paròn de coparse in te la maniera che pì ghe comoda, visto che l'europa prima o dopo la dirà "rangive, mafiosi de mer...!" (parché la mafia ramai l'è anca da nialtri e TRA nialtri).