Renzi, Menegozzo e la moda dei sindaci Pd col doppio incarico
Domenica 27 Ottobre 2013 alle 09:38 | 0 commenti
“Non lo troverete mai il sindaco, se ne va il lunedì e torna il venerdìâ€. Le parole di un dipendente del Comune di Salerno, raccolte dalla telecamera nascosta delle Iene, spiegano la situazione del sindaco e al tempo stesso viceministro Vincenzo De Luca (sì, quello dell’accordo per la tangenziale di Vicenza…). Ora, invece, è partita la moda del Sindaco-Segretario Pd, a livello nazionale con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e in ambito vicentino con il sindaco di Santorso Piero Menegozzo.Â
Il puledro Renzi viaggia lanciatissimo sul suo carro pieno di imbarcati verso la guida di quella babele del Partito Democratico nazionale, nonostante l’aut aut di Massimo D’Alema e grazie alla folgorazione per “il cambiamento†avvenuta in pochi mesi della maggior parte dei dirigenti del Pd. Ma l’ostinazione a voler rimanere sindaco di una delle città più importanti (e più belle) del mondo rischia di diventare un autogol clamoroso per uno stratega della comunicazione come lui.
Stessa situazione nel vicentino riguarda il candidato alla Segreteria provinciale del Partito Democratico Piero Menegozzo il quale, a parte il circolo 7 del quartiere Ferrovieri, sta infliggendo nella città berica una batosta dopo l’altra al renziano doc Giovanni Cunico, sostenuto dall’associazione Adesso Vicenza! e dall’endorsment prestigioso del primo cittadino di Vicenza Achille Variati. Una debacle evidenziata anche nella giornata di ieri pomeriggio al circolo 6 di via Thaon de Revel, i cui iscritti hanno attribuito quasi il doppio dei voti a Menegozzo rispetto a quelli di Cunico.
Visto il largo successo nel capoluogo, quindi, Menegozzo appare ormai avviato a ricoprire l’incarico di Segretario, a meno di stravolgimenti nei circoli della Provincia.
Come per De Luca e  Renzi, però, il problema rimane.
Non è una questione di doppi compensi percepiti, ma di impegno ed efficienza nell’attività che si affronta: perché Menegozzo oltre a svolgere la propria professione di veterinario e gestire un Comune di sei mila abitanti, dovrà vigilare su 84 circoli Pd del vicentino, in una fase delicata della storia politica democratica.
Forse sarebbe meglio fare bene una cosa sola, piuttosto che tante mediocri: prima che arrivi qualche telecamera nascosta a raccogliere le parole di un dipendente comunale.Accedi per inserire un commento
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