Re...nato, Ellero: Chi parla tanto e nulla fa
Martedi 6 Marzo 2012 alle 15:23 | 0 commenti
Prima del congresso provinciale di Vicenza del PDL. l'On. Sergio Berlato, ha certamente subito delle autentiche angherie in fase congressuale. Se ha pagato tessere non lo so (lo fanno tutti e non è un illecito), ma certamente non ha fatto le tessere di quelli resi noti dalla G.d.V. Era talmente assurdo il tutto che solo qualcuno di parte avversaria avrebbe potuto creare quelle tessere false.
E restavamo francamente irritati dal fatto che la P.G. (polizia giudiziaria) veniva dal Procuratore F.F. inviata a perdere tempo per fatti non perseguibili per mancanza di quella condizione di procedibilità che si chiama querela, quando lo stesso Procuratore F.F. inviava una circolare agli avvocati nella quale invitava i querelanti per lesioni ad allegare la documentazione sanitaria perché il doverla acquisirla creava difficoltà alla P.G.
Tant'è questo è un Paese che ricorda la plastica. Dopo un certo periodo si decompone.
Certo non si può dire che siamo avversari di Berlato per partito preso!
Ebbene, nella sua campagna «elettorale» l'On. Berlato promise che che avrebbe portato alla magistratura elementi affinché la stessa facesse luce su quindici anni di appalti nel Veneto evidentemente truccati, sia nel settore delle infrastrutture che in quello sanitario.
Insomma, avrebbe chiesto di far luce sulle tangenti che avevano inquinato il mondo degli appalti pubblici favorendo pochi e danneggiando molti altri.
Anzi, di più. Citava l'esistenza di imprenditori che, a causa di questo andazzo, non volevano più votare e sostenere il PDL e si orientavano verso la Lega. Debbo pensare che tali appalti, con opposizioni acquiescenti, fossero preda di colleghi di partito dell''On. Berlato a livello regionale. Anzi l'On. Berlato faceva pure i nomi che, per carità cristiana, non riportiamo. Sia i nomi dei suoi colleghi di partito, sia delle imprese «favorite»
Passate tre settimane l'On. Berlato, che, immaginavamo, da buon seguace di Diana, intento a caricare le sue doppiette, novello Rambo all'italiana, ha provveduto a scaricarle con accurata precisione e alla caccia spietata, sanguigna e senza tregua ai poveri fringuelli ha preferito portar loro un gustoso pastone atto a far superare le ultime difficoltà invernali.
Ripeto che non posso certo, e con me chi mi pubblica, essere tacciato di antiberlatismo (questo al più riguarda favoriti e favorite di Berlato), ma non ci si può nascondere che il giudizio sugli uomini si dà sul loro comportamento non sulle loro parole. E tutto ciò ci fa comprendere il perché della sfiducia nella classe politica.
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