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Regolarizzazione degli immobili fantasma: i dati consuntivi al 31 dicembre 2011

Di Angela Mignano Martedi 6 Marzo 2012 alle 01:18 | 0 commenti

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Attraverso un processo basato sulla sovrapposizione delle ortofoto aeree ad alta risoluzione alla cartografia catastale, sono state individuate 2.228.143 particelle del Catasto terreni, in cui si è constatata la presenza di potenziali fabbricati non presenti nelle banche dati catastali, altrimenti conosciuti come "immobili fantasma". Di seguito sintetizziamo i dati del consuntivo, al 31 dicembre 2011, dell'attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al Catasto o che hanno subìto variazioni non dichiarate.

Al 30 aprile 2011, i tecnici dell'Agenzia del Territorio avevano già completato l'accertamento su 1.065.484 particelle, grazie anche all'adempimento spontaneo dei contribuenti. Tra il 2 maggio e la fine del 2011, il processo di attribuzione della rendita presunta sulle rimanenti 1.162.659 particelle, tramite l'individuazione della destinazione d'uso e di altri parametri tecnico-estimali degli immobili, ha consentito di completare l'accertamento su ulteriori 818.000 particelle di terreno. Si è giunti, quindi, ai seguenti risultati per il numero delle particelle: identificate e pubblicate 2.228.143, trattate complessivamente tra adempimenti spontanei e attribuzione di rendita presunta 1.859.479 di cui 893.675 particelle con fabbricati cui è stata attribuita la rendita (definitiva o presunta), 856.846 particelle che non richiedono accatastamento e 108.958 particelle non visualizzabili, per le quali sono necessarie ulteriori verifiche, anche in collaborazione con i Comuni e 368.664 ancora da trattare nel 1° semestre 2012. L'intera operazione ha consentito di individuare 1.081.698 unità immobiliari di diverse tipologie a cui è stata attribuita una rendita (definitiva o presunta) pari a 817,39 milioni di euro.

Questa azione di recupero dei fabbricati mai dichiarati, oltre a migliorare la trasparenza del mercato, ha un effetto significativo sul recupero dell'evasione nel comparto. Il Dipartimento delle Finanze ha stimato che «la maggiore rendita iscritta in atti, sia con le procedure standard di adempimento da parte del proprietario sia con l'attribuzione di una rendita presunta da parte dell'Agenzia del Territorio, determina un maggiore gettito quantificabile, ai fini IMU, in circa 356 milioni di euro, ai fini dell'imposta sui redditi (IRPEF e cosiddetta "Cedolare secca") in circa 110 milioni di euro e ai fini dell'Imposta di registro sui canoni di locazione pari a circa 6 milioni, per un gettito stimato complessivo, erariale e locale, pari a circa 472 milioni di euro». Ma la normativa vigente prevede il recupero delle imposte per gli anni precedenti e ciò andrà a produrre un ulteriore considerevole recupero di gettito fiscale in termini di accertamenti e ruoli. «Gli straordinari risultati raggiunti nell'attività di regolarizzazione degli immobili non dichiarati al Catasto - afferma il Direttore dell'Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno - sono stati resi possibili per effetto di soluzioni organizzative e tecnologie innovative mai utilizzate precedentemente, nonché grazie al grande impegno profuso da tutto il personale dell'Agenzia che, pur assicurando il raggiungimento di tutti gli obiettivi concordati con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha portato a termine, in tutto il territorio nazionale, una nuova e capillare attività di recupero fiscale nel settore immobiliare. Un ringraziamento va, altresì, espresso agli Ordini professionali che, in alcune province, hanno partecipato, gratuitamente, alle attività di sopralluogo delle particelle fotoidentificate». Commentando i dati di consuntivo relativi al 2011, la Prof.ssa Fabrizia Lapecorella, Direttore Generale delle Finanze, ha sottolineato che «l'ulteriore implementazione delle basi dati catastali realizzata attraverso la regolarizzazione degli "immobili fantasma" migliora sensibilmente la qualità delle informazioni utili ad indirizzare in modo sempre più efficiente e mirato sul territorio l'azione di contrasto all'evasione ed elusione fiscale. In questa prospettiva i risultati raggiunti costituiscono anche un passo importante nella direzione di potenziare la sinergia tra amministrazioni centrali e locali nell'attività di accertamento dei tributi».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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