Regione: Zaia a Mosca contro sanzioni Russia, 5,8 milioni per opere pubbliche, protocollo lotta contraffazione
Giovedi 27 Novembre 2014 alle 21:26 | 0 commenti
Regione Veneto - “Ho trovato piena disponibilità a dialogare e la comune volontà a consolidare i reciproci rapporti nonostante le sanzioniâ€. Così il presidente della Regione Luca Zaia ha dato conto degli esiti della sua missione a Mosca da cui è rientrato ieri e nel corso della quale ha incontrato il vice primo ministro Arkady Dvorkovich, il vicepresidente del Comitato Industria della Duma che si occupa delle relazioni con le imprese Pavel Dorokhin e il vicepresidente del Consiglio della Federazione russa (Camera alta) Ilias Umakhanov.
“Ho ricevuto l’invito ad andare a Mosca – ha detto Zaia – e ho deciso di farlo, prendendo come occasione una fiera del mobile alla quale hanno partecipato numerose aziende venete. Di questa missione ho avvisato il nostro Ministero degli affari esteri, chiedendo una loro eventuale presenza agli incontri istituzionali. Per tutta risposta è arrivata il giorno prima della mia partenza una nota del dipartimento affari regionali della Presidenza del consiglio dei ministri che, evidenziando l’innoportunità della visita, nella sostanza diceva di non andare. Ma siamo forse in guerra? Io ci sono andato comunque, perché là c’erano i veneti che stavano lavorando. Noi guardiamo alla concretezza dei fatti. Ho mantenuto aperto un canale diretto e i nostri imprenditori sono felici di questo, nonostante le difficoltà frapposte dalle sanzioniâ€.
Zaia ha posto l’accento sui gravissimi problemi creati all’economia veneta dalla messa al bando della Russia di prodotti agroalimentari, tessili, dell’abbigliamento e della meccanica provenienti dai Paesi dell’UE, compresa l’Italia, che stanno applicando le sanzioni nei confronti della stessa Russia come reazione al conflitto in Ucraina.
“La Russia – ha detto Zaia - è per il Veneto un mercato prezioso, che crea ricchezza e lavoro. Le sanzioni si potevano tranquillamente evitare e altri Paesi hanno trovato soluzioni per aggirarle. Non vorrei che fosse l’Italia l’unica ad applicarle. L’export del Veneto verso la Russia è quasi di 2 mi1iardi di euro e le sanzioni pesano per 500 milioni. La preoccupazione dei nostri imprenditori è che si interrompano le relazioni commerciali sin qui costruite e che la Russia si rivolga ad altri mercati. Altro rischio che non possiamo permetterci è di perdere i flussi turistici dalla Russiaâ€.
“I rappresentanti istituzionali che ho incontrato – ha concluso Zaia – hanno mostrato grandissima disponibilità e conoscenza della realtà del Veneto sia dal punto di vista produttivo che turisticoâ€.
“Continua il nostro impegno sul duplice fronte: da una parte aiutare i Comuni nella realizzazione di attesi interventi di interesse locale e dall’altra mettere a disposizione nuove risorse per settori in grave sofferenza come quelli delle costruzioni, dell’edilizia e delle opere pubblicheâ€. Con queste considerazioni l’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti comunica l’approvazione, avvenuta oggi in Giunta, di nuovi provvedimenti con i quali si stanziano più di 5,8 milioni di euro di finanziamenti a favore di Comuni veneti.
“Con queste iniziative – sottolinea Giorgetti – diamo un sostegno reale alle Amministrazioni comunali, sempre più penalizzate dalle politiche vessatorie del Governo nei confronti degli Enti locali. L’obiettivo della Regione è quello di contribuire, con finanziamenti concretamente fruibili, ad affrontare la crisi economia, fornendo preziose opportunità di lavoro al sistema delle imprese, incentivando la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata cantierabilità â€.
“Mettiamo a disposizione uno strumento snello ed efficace sia per le amministrazioni pubbliche sia per le aziende – conclude l’assessore –, creando benefici anche dal punto di vista occupazionale, oltre a consentire ai Comuni di realizzare interventi di manutenzione e di messa in sicurezza di edifici e luoghi, anche urgenti ed estremamente importanti che, per gli ormai cronici problemi di bilancio degli Enti locali, non erano in grado di attuareâ€.
Gli interventi finanziati in tutto il territorio veneto con questo nuovo riparto sono circa sessanta per una somma complessiva di 5.825.045,29 euro.
Un protocollo d’intesa regionale “Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatoriâ€, primo esempio in Italia nel suo genere, è stato sottoscritto stamani a Venezia, nella sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi, dall’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, dal Presidente di Unioncamere del Veneto Fernando Zilio e dal Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia (a nome di tutte le Prefetture della regione).
“Il protocollo – ha detto Donazzan - è uno strumento per tentare di colpire con efficacia una piaga diffusa nella nostra regione e che si sta espandendo in tutt’Italia. Le conseguenze di queste attività illegali sono molte: difficoltà sempre maggiori per le imprese, la perdita di posti di lavoro a causa della concorrenza sleale che si produce, e soprattutto la grande pericolosità per la salute di questi prodotti fatti circolare liberamente sul nostro territorio. E’ il primo protocollo del genere, il tavolo è molto autorevole composto dalle Prefetture e da tutti i soggetti sindacali e datoriali e dà la dimensione di come la situazione sia divenuta intollerabileâ€.
“Tramite il protocollo – ha aggiunto l’Assessore – possiamo attribuire compiti e responsabilità in un quadro ordinato di soggetti partecipanti. Faremo innanzitutto un’azione prioritaria di sensibilizzazione della cittadinanza anche attraverso le scuole (che devono educare alla responsabilità ) e le associazioni di categoria – ha aggiunto Donazzan – ; poi il tema della contraffazione sarà inserito stabilmente nei lavori dei Comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico gestiti dalle Prefetture e infine, con il coordinamento di Unioncamere, la qualità dei prodotti sarà sottoposta a controlli molto più stringentiâ€.
All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti: “l’atto appena sottoscritto – ha rilevato - può essere sviluppato da protocolli aggiuntivi e integrativi. Sono disponibile ad accogliere le eventuali richieste in ordine alle attrezzature necessarie alla polizia locale e alle forze dell’ordine per dare gambe al protocolloâ€.
Per arrivare al testo definitivo del protocollo sono stati coinvolti nei mesi scorsi i Comuni, le Camere di Commercio le Associazioni di categoria e dei consumatori, la Guardia di Finanza la Polizia Locale, l’Agenzia delle Dogane le Questure, oltre alle Università , i sindacati, l’INAIL e l’INPS.
Quattro le aree tematiche d’intervento proposte dall’intesa: lo studio, la formazione e il supporto alle piccole e medie imprese e agli operatori della sicurezza; i controlli, la vigilanza e il presidio coordinato del territorio; l’informazione, la comunicazione e l’educazione; la tutela delle produzioni di qualità .
Nella fase attuativa il Protocollo prevederà l’organizzazione delle attività in base alle aree d’intervento, attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento, guidati di volta in volta da un capofila che avrà il compito di garantire la direzione delle iniziative e il monitoraggio delle attività .
Il Prefetto di Venezia Cuttaia ha affermato che: “il protocollo deriva da un lavoro complesso, da un impegno a 360° di istituzioni e rappresentanze di categoria. Diamo un esempio autorevole di positiva interconnessione istituzionale per un programma unitario nella lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale che non è solo un problema di sicurezza pubblica ma anche della coscienza dei cittadini nel non attuare comportamenti che possono essere dannosi per se stessi e per gli altri. Un impegno che ci coinvolge tutti e che pone il Veneto come modello di riferimento perché è questa la linea che va intrapresaâ€.Â
Fernando Zilio, Presidente di Unioncamere del Veneto ha sottolineato che il senso del protocollo sta nell’aver messo insieme tutti per “far coscienza e comprendere che la contraffazione è un fenomeno drammatico per tutti i cittadini perché acquistare merce contraffatta è illegale, opera sfruttamento, costa pesantemente allo Stato per i controlli che deve fare, il tutto per un costo di qualche miliardo di euro nel complessivo circuito economico e socialeâ€. “Le due Regioni più colpite dalla contraffazione sono il Veneto e la Toscana, e lo strumento del protocollo potrà essere importante ed agire come efficace contrasto e affiancarsi a quella che deve diventare un costume di tutti: acquistare prodotti fatti in Italiaâ€.
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