Regione: bollo auto, lotta a povertà, immigrazione, turismo
Martedi 6 Gennaio 2015 alle 22:30 | 0 commenti
La scadenza bollo auto quest’anno capita di sabato: ecco tutto quello che c’è da sapere, errori della Regione compresi, “un 4% fisiologico†afferma l’assessore Roberto Ciambetti. Per la lotta alla povertà e al disagio sociale, l’assessore Davide Bendinelli invece dice:  “cambio di marcia nel Venetoâ€. Luca Zaia poi torna sull’ immigrazione: “svelata agghiacciante realtà â€.  La Regione, infine, estende ad altri 16 Comuni strategici per lo sviluppo del turismo veneto agevolazioni di 268 mila euro complessivi.
Con il mese di dicembre è scaduto il bollo auto e c’è tempo fino al 31 gennaio per mettersi in regola con questa imposta. Quest’anno, scadendo il 31 gennaio di sabato, giorno festivo, il termine ultimo è prorogato a lunedì 2 febbraio. Mentre per le radiazioni per evitare il versamento per il periodo d’imposta gennaio-dicembre 2015 vale la consegna al demolitore o l’esportazione entro il 31 gennaio.
Lo ricorda oggi l’Assessore regionale al bilancio del Veneto Roberto Ciambetti.
I pagamenti possono essere effettuati presso le Agenzie pratiche auto convenzionate, i Tabaccai convenzionati, gli Uffici postali in modo automatizzato, nel sito delle Poste usufruendo del servizio Bollettino on-line offerto da Poste Italiane ai correntisti BancoPosta, nel sito dell’Infobollo (qui)  della Regione Veneto, con un servizio on-line, tramite carta di credito (attualmente Visa, Mastercard e Maestro) - commissione 1,5 % dell'importo versato non incassata dalla Regione ma trattenuta dal circuito bancario. E’ ammesso anche il pagamento presso gli Uffici postali mediante la compilazione manuale del bollettino, esclusivamente quando le altre modalità non sono accettate. Solo in questi casi (pagamenti integrativi, per veicoli storici, per autocarri), il contribuente potrà versare la tassa sul conto corrente postale n. 22562482 intestato a 'Regione Veneto-Tasse automobilistiche-Omessi/ritardati pagamenti" avendo cura di indicare in modo chiaro, nella causale del bollettino, la targa e la scadenza del bollo.
“Vorrei rammentare – dice Ciambetti - che il pagamento di questa imposta che colpisce il possesso di un automezzo, moto, rimorchio e via dicendo, viene prescritto dopo tre anni dalla scadenza: ecco perché a tutti i contribuenti risultati al sistema informatico regionale non in regola per l’anno 2011 sono stati inviati 369.409 accertamenti relativi alla seconda tranche delle verifiche 2011, mentre a luglio 2014 erano stati segnalati a Equitalia 216.914 casi di imposte non pagate, non contestate, per le quali sono state emesse le relative cartelle alcune delle quali stanno arrivando nelle nostre case in questi giorniâ€.
“Gli avvisi di accertamento vengono emessi automaticamente dal sistema informatico, il quale rileva anomalie, comprese quelle formali – precisa Ciambetti - per cui può capitare che contribuenti in perfetta regola ricevano avvisi sostanzialmente sbagliati. Comprendo bene che trovare un avviso di accertamento quando si è in perfetta regola sia fastidioso e irritante e il cittadino ha perfettamente ragione nel dire che certi errori non dovrebbero essere esistere. Purtroppo – aggiunge l’Assessore -  il margine di errore non è completamente azzerabile, ma è già importante sapere che questo margine, in Veneto, è fisiologico, proporzionalmente basso rispetto al parco circolante, l’errore si assesta circa al 4%.
Ed è comunque un errore contenuto che può essere risolto in sede di istanza di autotutela verso l’Amministrazione regionale. Ad ogni buon conto, nel sito della Regione del Veneto (qui) il cittadino può ricevere ogni informazione e accedere anche alla modulistica per chiedere la correzione di eventuali errori formali commessi, come per ottenere i rimborsi per i versamenti non dovuti ma già effettuati.
“Cambio di marcia della Regione Veneto nella lotta alla povertà e al disagio socialeâ€. Lo annuncia l’Assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli che informa di un provvedimento adottato dal governo veneto, su sua proposta, che finanzia con 347 mila euro la nascita degli Empori della Solidarietà “spazi appositamente identificati dagli enti locali o da privati - afferma Bendinelli - per coordinare e rendere più efficaci le tante azioni intraprese dai vari soggetti del territorio veneto con l’obiettivo di combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentariâ€.
L’iniziativa fa parte di un Programma triennale ad ampio respiro, che attraverso la realizzazione dell’â€Emporio Solidale†diventerà il luogo comune per gli operatori e le persone in difficoltà a causa del difficile periodo di crisi che si sta vivendo.
“Anche questa è una risposta concreta e costruttiva della Regione Veneto – sottolinea Bendinelli – che punta a fornire risorse ma anche e soprattutto a sollecitare e valorizzare il coordinamento delle azioni, mettendo in campo un’azione di grande significato sociale, ma anche di grande concretezza, perché finanziamo progetti specifici che ci sono pervenuti da realtà locali già bene attrezzate e con esperienze molto valide nel settore. Con la nascita di questi empori si punta anche a sensibilizzare tutta la comunità veneta sul problema della famiglie in difficoltà crescente per la crisi e a combattere gli abusi e il fenomeno della cosiddetta ‘rivenditaâ€.
Nello specifico, il provvedimento regionale stabilisce di destinare: 130 mila euro al Banco Alimentare del Veneto (con sede operativa a Verona) per incrementare la raccolta e distribuzione delle derrate alimentari in tutta la regione; 60 mila euro alla Cooperativa Sociale Primavera di Mirano (Ve) per la realizzazione dell’emporio nei locali messi a disposizione dal Comune; 47 mila euro alla Caritas Diocesana di Verona per realizzare l’emporio solidale nel capoluogo scaligero; 45 mila euro all’Associazione San Vincenzo De Paoli di Treviso per attivare l’emporio solidale nel capoluogo della Marca; sempre in provincia di Treviso, 45 mila euro vanno anche agli Amici della Solidarietà di Montebelluna, sempre per realizzare un emporio solidale; 20 mila euro vanno infine all’Associazione San Vincenzo di San Donà di Piave per creare un emporio nell’area del Basso Piave.
“Approfondite inchieste giornalistiche hanno svelato nei minimi particolari un’agghiacciante realtà : Mare Nostrum/Triton rischia di fatto di rendersi complice di reati gravissimi, di una sorta di vergognosa tratta degli schiavi con un fatturato milionario che si fonda su una vastissima e organizzata rete criminale internazionale e sfrutta le debolezze delle non risposte italiane ed europeeâ€.
Con questa parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, pone un preoccupato accento sull’evoluzione che sta avendo i flusso di migranti dal nordafrica, sempre più nelle mani di spietati criminali.
“Così non può andare avanti – aggiunge Zaia – così continueranno le tragedie in mare e aumenteranno giorno dopo giorno le immense difficoltà dei territori italiani ad accogliere l’ondata di migranti, perché alla base del business criminale c’è il fatto che l’Hotel Italia è sempre indiscriminatamente aperto, mentre la Fortezza Europa rimane saldamente presidiata e blindata, salvo qualche inutile e ipocrita dichiarazione d’intentiâ€.
“I reati che quotidianamente si compiono sulla pelle dei migranti e su quella degli italiani che li devono accogliere in condizioni sempre più difficili – conclude Zaia – sono gravissimi. E’ necessario e urgente che l’Interpol scenda in campo con un’indagine internazionale rigorosa e impietosa, che si monitori il web in generale, Facebook e qualsiasi altra forma di comunicazione usata per attivare questo indegno commercio di carne umana. Prima lo si stronca e prima si comincerà ad affrontare seriamente un problema ormai divenuto epocaleâ€.
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale al turismo Marino Finozzi, ha approvato un provvedimento che estende le agevolazioni regionali ad altri 14 Comuni (Brenzone del Garda, Valeggio sul Mincio, Torri del Benaco, Soave, San Pietro in Cariano, Porto Viro, Thiene, Monselice, Piove di Sacco, Cittadella, Legnago, Este, Montagnana, Monteforte d’Alpone, Federazione dei Comuni del Camposampierese, Unione Montana del Baldo-Garda) che hanno presentato istanza di attivazione di uffici di informazione e accoglienza turistica e ai quali sono destinate risorse per complessive 268 mila euro che vanno ad aggiungersi alle 610 mila euro già deliberate nel settembre 2014.
“Abbiamo ‘scorso’ la graduatoria delle istanze presentate con il bando regionale promosso nel settembre 2014, prosegue così nel Veneto – afferma Finozzi - la costruzione della nuova rete di accoglienza, informazione e servizi a supporto dei turisti prevista dalla legge regionale sul turismo e che si concreta in una rete di uffici nei territori comunali. Qui saranno a disposizione notizie sul luogo dove si trovano (ospitalità , enogastronomia,occasioni e luoghi di divertimento, di svago, di spettacolo e di attrazione), ma anche sulle offerte e sulle opportunità di tutto il resto del Venetoâ€.
 In sostanza è previsto un contributo di 25 mila euro per l’attivazione di uno IAT di destinazione per le località turisticamente più rilevanti e di 12 mila euro per l’attivazione di uno IAT di territorio. Viene inoltre incentivata l’assunzione di personale proveniente dalle strutture che hanno gestito le stesse funzioni con le Province, prevedendo in questi casi una implementazione di 10 mila euro.
Nello specifico i contributi assegnabili sono così ripartiti: in provincia di Verona, 35 mila euro per il Comune di Brenzone sul Garda, 25 mila per Valeggio sul Mincio, 25 mila per Torri del Benaco, 25 mila per Soave, 12 mila per San Pietro in Cariano; 12 mila euro per Legnago; provincia di Rovigo, 12 mila euro per Porto Viro; provincia di Vicenza: 25 mila euro per Thiene: provincia di Padova: 25 mila euro per Monselice; 12 mila euro per Piove di Sacco; 12 mila euro per Cittadella; 12 mila euro per Este; 12 mila euro per Montagnana. Alla Federazione padovana dei Comuni del Camposampierese vanno 12 mila euro e altrettanti all’Unione Montana del Baldo-Garda.
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