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Referendum, tra il Sì e il No c'è ancora dibattito. Anche all'interno di VicenzaPiù

Di Giorgio Langella Martedi 6 Dicembre 2016 alle 13:02 | 0 commenti

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La grande ambiguità di questo referendum (qui l'articolo del direttore ndr) è stata quella (voluta da Renzi) di "personalizzare l'evento" e di (s)fuggire dal merito. Ora, era impossibile per chi ha a cuore la Costituzione, votare a favore di una riforma indecente nella forma e nella sostanza. Una riforma che avrebbe disegnato una Costituzione senza respiro temporale, pronta ad essere modificata a seconda di chi fosse diventato capo del governo (il termine "capo" è quello usato nell'Italicum) e, quindi, avrebbe controllato la Camera dei deputati. L'essersi trovati "nell'accozzaglia" (come la definisce Renzi) non vuol dire che questa sia una coalizione di qualsiasi tipo.

Renzi, poi, avrà anche ammesso la sconfitta (e ci mancherebbe) e quindi potrà anche aver fatto "bella figura" ma dire che la campagna l'ha fatta da solo (praticamente) quando aveva i principali giornali (Repubblica, Corriere, La Stampa ecc.) dalla sua parte così come BCE, USA, Schauble, Confindustria, CISL, associazioni di categoria (padronali), JP Morgan, Finch, FMI ecc. ecc. mi sembra eccessivo. Il No ha vinto, me ne sto convincendo, più che per un rifiuto verso il personaggio, perché i risultati di questo governo sono disastrosi per la maggioranza dei cittadini.
La posizione di Renzi che dice di lasciare la palla all'opposizione è indice della sua visione dell'architettura istituzionale come un fatto che deve favorire il vincitore. Una cosa profondamente sbagliata che evidenzia un atteggiamento miope.
Le colpe del risultato più evidente (che è quello della spaccatura del paese in fazioni) sono di chi ha promosso una "riforma" importante e decisiva come quella costituzionale all'interno del palazzo senza un dibattito preventivo tra i cittadini.
Si è arrivati a un qualcosa di confuso e ambiguo, poco trasparente e dai contenuti a dir poco pericolosi. Il contrario di quella che dovrebbe essere la Costituzione. Forse anche per questo gli elettori hanno bocciato Renzi e il suo considerare il governo come proprietà privata (sua e di chi lo sostiene).

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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