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Referendum, Roberto Ciambetti: la vera riforma di Renzi è la "delucalizzazione" delle risorse

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 27 Novembre 2016 alle 21:04 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto

Non confondiamo la delocalizzazione dei poteri, la devoluzione e il federalismo, con la "delucalizzazione" delle risorse, la ricerca del consenso distribuendo a destra e a manca prebende e privilegi, mance e marchette. Renzi parla  di Federalismo per 457 milioni assicurati a Venezia? Sbaglia almeno di 40 volte visto il residuo fiscale del Veneto: il vero federalismo sarebbe quello di lasciare  in Veneto 18 miliardi di imposte che i veneti pagano ogni anni in più di quanto non ricevano dalla Pubblica amministrazione, altro che la mancetta di 457 milioni a poche ore dal referendum sulla Costituzione.

Questa tecnica del rilasciare cambiali con scadenza dopo il 4 dicembre promettendo mari e monti quando i conti dello stato non permettono diversa politica che quella del rigore e dell’attenzione alla spesa potrà anche far vincere le consultazioni elettorali, ma porta il Paese allo sbando, perché prima o poi qualcuno dovrà pagare i fondi elargiti con tanta generosità. Chi pagherà? I nostri figli, noi che non sappiamo quando potremo andare in pensione, le nostre famiglie che vedono tagli sempre più drammatici nei servizi sociali e nella sanità, perché per ogni marchetta fatta dal governo c’è un taglio pesante pagato da qualcuno, i più deboli. Ma oltre al dato economico la delucalizzazione forzata proposta da Renzi è un insulto alla democrazia e rilancia una sorta di logica feudale dove il Signorotto concede prebende e regalie come dimostrazione della sua magnanimità mentre vessa il popolo con tasse assurde. Che fine facciano questi figuri, nella storia, lo sappiamo bene, ma ciò che ferisce è sapere che spesso questi baroni trascinano nella miseria il loro popolo prima d’uscir di scena.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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