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Pubblichiamo le dichiarazioni del sindaco di Vicenza Achille Variati rilasciate a "Effetto giorno" su Radio 24 riguardo al risultato referendario di ieri 22 ottobre: "Politica vuol dire occuparsi della Polis, della comunità, quindi chiaramente c'è la parte della politica, però deve essere una politica in questo caso con la P maiuscola, perché se il Governatore Luca Zaia lo riportasse come un risultato di parte, diciamo leghista o dintorni, sbaglierebbe. E non penso che farà questo errore. È stato raccolto un sentimento popolare, con una grande trasversalità qui nel Veneto."

"Qui i numeri dimostrano questa trasversalità. Ora, quando il popolo però si pronuncia, - ha continuato il sindaco - in tempi peraltro di rapporto fiduciario non splendido con la politica, malgrado questo, quando il popolo si esprime, vuol dire che ci sta dicendo qualcosa. E quindi la politica, Regionale e Nazionale, ovviamente se ne deve far carico". 
Il sindaco Variati in merito alle dichiarazioni de Ministro dell'agricoltura Maurizio Martina, che ad urne ancora calde aveva detto: "Si parla su tutto ma non sul fisco", spiega: "Ovviamente lo Stato deve guardare al complesso del Paese, d'altra parte la Corte Costituzionale ha dato l'ok a questo referendum in un'ottica di Paese, non in un'ottica di divisione del Paese, è ovvio che un Governo, questo, il Governo che verrà, deve cercare di dare delle risposte che siano equilibrate. Cioè devono spostare potere a livello regionale e/o locale affinché questo spostamento, nell'ottica dell'autonomia, serva a spendere meglio e spendere meno. Attenzione: non a spendere di più. Spendere meglio, spendere meno. Però deve avere un grande equilibrio perché il Governo deve essere pronto a dare delle autonomie al Veneto, ma quell'autonomia il Governo deve essere pronto a darla alla Calabria, all'Umbria, piuttosto che al Lazio. Cioè a tutto il Paese. Quindi siamo alla vigilia, forse, di una pagina molto interessante di corresponsabilità."
Sulla probabilità che questo referendum potrebbe essere l'inizio di un movimento che potrebbe riguardare potenzialmente tutte le regioni italiane Variati risponde a Radio 24: "Sì, potenzialmente, come dice lei, potrebbe proprio essere questo. Se invece questo voto popolare verrà, direttamente o indirettamente, domani o dopodomani, strumentalizzato dal livello regionale o ignorato, non capito, ironizzato dal Governo, allora questa cosa abortirebbe in un'ottica di aumento progressivo della sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Diverso se invece si faranno le cose con equilibri, con saggezza e con tanto lavoro, perché autonomia è responsabilità, quindi bisogna lavorare, lavorare, lavorare."