Referendum, il confronto in Cgil di Vicenza: dibattito tra Frosini e Pasquino
Lunedi 21 Novembre 2016 alle 18:24 | 0 commenti
La Cgil Vicenza rende noto che duecento delegate e delegati hanno partecipato all'Assemblea Generale svoltasi venerdi pomeriggio scorso all'Alfa Hotel dedicata al tema del prossimo Referendum sulla riforma della Costituzione voluta dal Governo. Il Segretario Generale della Cgil vicentina, Giampaolo Zanni, in apertura ha spiegato il legame profondo che storicamente esiste tra il compito di un sindacato generale come la Cgil, cioé l'umanizzazione del lavoro e la giustizia sociale, e la dimensione politica: "il sindacato nasce con le società di mutuo soccorso, ma presto capisce che per realizzare i suoi obiettivi doveva agire e lottare per conquistare contratti collettivi negoziando con il padronato ed doveva promuovere una legislazione sociale a tutela del lavoro dipendente".
“Per queste ragioniâ€, ha aggiunto il segretario, "non possiamo restare indifferenti di fronte ad un intervento sulla nostra Costituzione che modifica l'assetto democratico del nostro Paese".Â
Giampaolo Zanni ha inoltre motivato la scelta di ospitare un confronto tra due esperti della materia oltre ad illustrare la posizione assunta dalla Cgil invitando il Segretario nazionale Danilo Barbi, "perché la conoscenza consente una scelta motivata e consapevole".Â
I due esperti, Justin Orlando Frosini (assistant professor di diritto pubblico all’Università Bocconi di Milano) e Gianfranco Pasquino (professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna) hanno illustrato le ragioni del “si†è del “no†rispetto alla riforma del Governo e hanno poi risposto alle domande e richieste di spiegazione ed approfondimenti avanzate dai presenti.Â
L'assemblea si e' chiusa con l'intervento del Segretario nazionale della Cgil Danilo Barbi, il quale ha spiegato le ragioni di metodo e di contenuto che hanno spinto la Confederazione ad esprimere un orientamento contrario alla Riforma. Fin dal 2013 la Cgil ha espresso contrarietà ad un intervento sulla Costituzione tutto “piegato†al tema della governabilità , dove sacrificando un assetto fatto di contrappesi in grado di salvaguardare l’equilibrio delle istituzioni democratiche si attua un forte accentramento dei poteri.Â
Superamento del bicameralismo perfetto, nuovo Senato, procedimento di formazione delle leggi, ruolo e poteri delle regioni e strumenti di democrazia diretta, questi sono stati i punti della riforma rispetto ai quali il Segretario ha spiegato la posizione assunta dalla Cgil, in disaccordo con la riforma.Â
Barbi ha proposto un confronto con altre Costituzioni in Europa ed ha illustrato le conseguenze negative della riforma in rapporto alla Legge elettorale attuale, che assegnando una maggioranza certa al partito che vince il ballottaggio, consegna di fatto ad una minoranza un accresciuto potere di legiferazione e di intervento. “Per il Sindacatoâ€, ha affermato infine Barbi, “avere di fronte un esecutivo con aumentati poteri e prerogative significa minori possibilità di trovare ascolto e di far valere le istanze dei soggetti che rappresentiamo, sui diritti sociali e di cittadinanza e sulle norme a tutela del lavoro dipendenteâ€.Â
“Per la Cgilâ€, ha concluso il segretario nazionale, “una riforma che in nome della velocità del processo decisionale e della governabilità sacrifica la partecipazione dei cittadini ed il confronto con i corpi intermedi, non è una buona riforma, perché di fatto riduce gli spazi di democraziaâ€.
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