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Referendum, i parlamentari leghisti veneti: "parte la resistenza democratica"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Agosto 2014 alle 21:00 | 0 commenti

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Lega Nord - “Renzi vuole tappare la bocca al popolo veneto. Lanciamo la Resistenza democratica, nel segno del Leone di San Marco. Questa è una battaglia di legittima difesa nei confronti di uno stato che ci sta uccidendo di tasse”. Così i deputati leghisti veneti Matteo Bragantini, Filippo Busin, Roberto Caon, Marco Marcolin, Emanuele Prataviera e i senatori veneti del Carroccio Raffaela Bellot, Patrizia Bisinella, Emanuela Munerato, Erika Stefani, Paolo Tosato.

Dopo che il consiglio dei ministri, su proposta del ministro Lanzetta, ha deciso di impugnare le leggi regionali 15 e 16, che prevedono il referendum consultivo sull'autonomia della regione. “Il governo Renzi trema e, impaurito fino al midollo, propone ricorso per silenziare la voce dei tanti veneti che vogliono l'indipendenza. Se pensano di poter azzittire un popolo si sbagliano di grosso”. 

“È il vergognoso rigurgito dello stato centralista, che vuole mettere in sordina la voce di 100mila firmatari veneti, di 181 consigli comunali e 4 consigli provinciali (Venezia, Verona, Treviso e Padova) che hanno chiesto il referendum sull'indipendenza. Dal governo alla corte costituzionale, passando per le procure, pezzi di stato si stanno mobilitando per intralciare il percorso verso libere consultazioni. Nel giro di una settimana Roma ha bocciato la nostra proposta di emendamento per lo statuto speciale e ha presentato ricorso contro il referendum, dimostrando arroganza, incapacità di ascolto, chiusura alle aspirazioni indipendentiste che arrivano dai cittadini. Se pensano di poter soffocare la libera e democratica espressione della volontà di un popolo che si riconosce sotto comuni storia, valori e tradizioni, si illudono. O otterremo l'autonomia o le tasse di Roma uccideranno la nostra economia. Solo gestendo le nostre risorse potremo abbassare la pressione fiscale. Per questo, più tenteranno di accanirsi contro il Leone di San Marco, più scateneranno l'indignazione  di una terra che è stanca di regalare ogni anno 21miliardi di tasse a Roma, per non ricevere in cambio mai niente. Come diceva Micheal Collins: è iniziata la battaglia democratica per dar voce ai cittadini, vedremo se vincerà la frusta o la schiena”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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