Referendum greco, M5S: la democrazia non si ricatta!
Giovedi 9 Luglio 2015 alle 23:13 | 0 commenti
Sonia Perenzoni, Movimento 5 Stelle Montecchio Maggiore
Parole che Tsipras pronuncia appena conosce il risultato del Referendum che forse cambierà la storia d'Europa: il popolo Greco risponde NO (61,2% dei votanti) al piano di austerità imposto dalla Troika. Il risultato è formidabile considerando la settimana di terrore che hanno subito i greci per la chiusura delle banche, il prelievo massimo di 60€/giorno e lo schierarsi apertamente per il SI di molti capi di Stato europei.ÂLa trattativa con l’Eurogruppo di fatto non c’è mai stata perché Tsipras si è trovato a dover accettare le condizioni senza poter replicare. Quando il 2 Luglio l’FMI pubblica le richieste di Bruxelles, si capisce quanto siano illogiche e insostenibili. I precedenti governi tecnici avevano già applicato queste riforme che avrebbero dovuto ridurre il debito greco che invece ha raggiunto il 175% del Pil, riducendo di 1/3 la produttività del paese, creando 3 milioni di poveri e 1,5 milioni di disoccupati. Tsipras, eletto lo scorso 25 Gennaio con il mandato di non applicare le riforme "lacrime e sangue" imposte da Bruxelles, decide di chiedere ai greci cosa fare: per loro le ricette della Troika non hanno funzionato e quindi perché perseverare? Come M5S promuoviamo in pieno il metodo di Tsipras rimandando al popolo una decisione così importante: decidano i cittadini non le banche. Nel nostro programma per le elezioni nazionali del 2013 c’era il punto: referendum sull’€. Abbiamo scritto la proposta di legge d’iniziativa popolare, abbiamo raccolto le firme da gennaio a giugno 2015 e le abbiamo depositate ottenendo il protocollo n. 1969 al Senato. L’8 luglio abbiamo presentato la richiesta di discussione immediata: favorevoli solo M5S e Lega, SEL si astiene, PD FI NCD contrari. I partiti non vogliono dare voce agli italiani, vanno in TV a dichiarare solidarietà al popolo greco ma in aula votano contro il popolo italiano! C’era la possibilità di discutere subito del referendum sull’€, ma i partiti hanno detto NO!
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